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Chiesa

500 ministri straordinari della Comunione a lezione

Domenica 11 dicembre, alle ore 15, nel Centro Paolino d’Aquileia a Udine, il tradizionale appuntamento di Avvento con la formazione per i Ministri straordinari della Comunione. Tema dell’incontro: «Eucaristia per una Chiesa in uscita»

Domenica 11 dicembre, al Centro Paolino d’Aquileia – in via Treppo 5/b a Udine – il tradizionale appuntamento di Avvento con la formazione per i Ministri straordinari della Comunione.

Tema dell’incontro «Eucaristia per una Chiesa in uscita». L’invito di papa Francesco ad essere “Chiesa in uscita” non può, infatti, non riguardare coloro che all’interno della comunità cristiana hanno ricevuto un ministero al fine di servirla.

E nell’Arcidiocesi di Udine a prestare questo delicato servizio – che unisce la celebrazione dell’Eucaristia, sacramento dell’amore di Dio, con le tante situazioni di sofferenza, di limite e di marginalità, soprattutto degli anziani e degli ammalati – sono oltre 500 fedeli.

«Il loro ruolo all’interno delle comunità cristiane – spiega il direttore dell’Ufficio diocesano liturgico, don Loris Della Pietra – è duplice. Da una parte aiutano i ministri ordinati, quindi sacerdoti e diaconi, durante le celebrazioni eucaristiche nella distribuzione della comunione. Dall’altra, ed è questo il loro compito più prezioso e con una valenza spirituale molto forte, portano la comunione ad anziani ed ammalati. Questi uomini e donne sono dunque un ponte tra la comunità, che si riunisce ogni domenica nella celebrazione della Santa Messa, e i malati che non possono prendervi parte».

«Papa Francesco – prosegue don Della Pietra – spinge per una Chiesa che non si chiuda nelle proprie sicurezze, ma abbia il coraggio di prendere l’iniziativa per andare incontro agli uomini e alle loro situazioni di vita. Il servizio peculiare dei ministri della comunione è di per sé un servizio “in uscita”, un andare nelle case e nel vissuto degli uomini». Si realizza così il mandato affidato da Gesù ai discepoli nei confronti di una folla smisurata per la quale «ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore» (Mc 6, 34): «Voi stessi date loro da mangiare» (Mc 6,37). «Gesù – conclude il Sacerdote – non accetta la logica mondana dei discepoli che vorrebbero che la folla si procurasse da sola il cibo, ma chiede ai discepoli il rischio di mescolarsi con chi ha fame e di essere loro stessi portatori della prossimità di Dio».

Il momento formativo, guidato da don Lorenzo Magarelli, presbitero della diocesi di Trieste e docente di Teologia nello Studio teologico interdiocesano e all’Istituto di Scienze religiose, è tappa formativa rilevante per comprendere che cosa significhi porre l’Eucaristia all’origine e al culmine di questo movimento d’uscita della Chiesa nel nostro tempo e qual è la forza che l’Eucaristia dona a coloro che camminano sulle strade della vita, in mezzo alle inevitabili contraddizioni del mondo e alla fatica della testimonianza della fede.

A fine incontro la celebrazione dei Secondi Vespri della III domenica di Avvento.

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