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Politica

Al voto informati

Ultimi giorni a disposizione per arrivare alle urne – domenica 4 marzo – informati e consapevoli. Anche questa settimana «La Vita Cattolica» informa i suoi lettori con un ampio speciale ricco di interviste ai candidati a Camera e Senato per scoprire quali sono le priorità dei partiti che aspirano a governare questo Paese.

Qui pubblichiamo un breve vademecum su come esprimere correttamente il proprio voto. COME SI VOTA, il video: https://youtu.be/y2CJ7-tkb9M

Eccoci arrivati alla fatidica settimana delle elezioni, domenica 4 marzo ci attendono le urne per il rinnovo dei due rami del Parlamento.

Qui un breve vademecum su come esprimere correttamente il proprio voto.

COME SI VOTA 

Ricordiamo che i seggi resteranno aperti solo il 4 marzo, dalle 7 alle 23. Ci si presenta muniti di un documento d’identità e della tessera elettorale. Nel caso abbiate la necessità di una nuova tessera basterà recarsi all’Ufficio elettorale del comune di residenza: i due giorni precedenti sarà aperto dalle 9 alle 18; il giorno del voto dalle 7 alle 23.

Le schede che ci verranno consegnate (ad eccezione dei giovani con meno di 25 anni che non votano per il Senato) saranno due: una rosa per la Camera, una gialla per il Senato, il metodo di voto è però identico per entrambe. 

La nuova legge elettorale – il cosiddetto «Rosatellum» – prevede l’elezione di deputati e senatori con un sistema misto: per un terzo maggioritario (cioè attraverso i collegi uninominali) e per due terzi proporzionale (attraverso listini bloccati, senza preferenze). Questa coesistenza all’interno di una stessa scheda può generare qualche esitazione, ma in realtà votare è semplice.

Sulla scheda troveremo il nome del singolo candidato per il collegio uninominale; subito sotto ad esso, il simbolo o i simboli dei partiti che lo sostengono; accanto ai simboli, i candidati che corrono per i seggi assegnati con il metodo proporzionale, si tratta di un elenco fino a 4 nominativi e con un’alternanza di genere. Una novità di queste elezioni è che per la prima volta l’elettore troverà sulla scheda delle brevi istruzioni di voto.

Ecco come si vota, a scelta:

1) Si barra il nome del candidato uninominale (modalità valida 1). Il voto andrà automaticamente anche al partito che lo sostiene se è solo uno, oppure sarà suddiviso fra le liste della coalizione collegata in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutto il collegio uninominale.

2) Si barra il simbolo di un partito (modalità valida 2). Il voto sarà assegnato al partito e anche al sovrastante candidato uninominale.

3) Si barra il nome del candidato uninominale e il simbolo del partito, purché collegato al candidato (modalità valida 3).

Il voto va al candidato uninominale e al partito collegato.

Non bisogna barrare i nomi dei candidati indicati accanto ai simboli, il listino, come detto sopra, è infatti bloccato: gli eventuali seggi conquistati dal partito saranno assegnati nell’ordine in cui compaiono i nomi dei candidati.

Saranno considerati nulli:

1) i voti disgiunti, cioè quelli espressi barrando il candidato uninominale e il partito di una lista non collegata;

2) i voti a due partiti, anche se entrambi collegati a uno stesso candidato uninominale.

Attenzione inoltre dentro la cabina elettorale a non sovrapporre le due schede: la carta è copiativa e sulla scheda sottostante potrebbero risultare segni che la invalidano.

Debutta il «tagliando anti-frode» ideato per fare in modo che nella cabina elettorale la scheda non venga sostituita con un’altra falsificata. Nulla cambia per noi elettori: dovremo solo consegnare la scheda agli operatori del seggio che staccheranno il tagliando per verificare che il numero sopra riportato corrisponda a quello della scheda che ci è stata consegnata, tutto nel rispetto della segretezza del voto. Dopo questo controllo il presidente di seggio inserirà la scheda nell’urna.

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