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Regione

Amatrice, da stasera attivo il campo friulano

Questa notte la tendopoli darà rifugio e pasti a 250 persone. La Caritas italiana stanzia subito un milione di euro

Gli operatori della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia – staff, volontari e alpini – stanno approntando la tendopoli nello spiazzo attiguo all’agriturismo “Lo Scoiattolo”, a circa 1,5 chilometri dal centro di Amatrice (Rieti), una delle località più duramente colpite dal sisma. Percorrendo strade dissestate e congestionate dal traffico dei soccorritori, la prima colonna di mezzi è giunta sul posto alle 2 della notte scorsa, mentre gli ultimi mezzi sono arrivati alla piazzola di destinazione alle 5 del mattino. Appena scaricati i materiali indispensabili, è iniziato il montaggio della tendopoli da 250 posti che – come si apprende dal direttore della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia Luciano Sulli – sarà allestita quasi nella sua totalità entro la serata e comunque funzionale e in grado di fornire ospitalità e pasti ai terremotati.  “Se la notte scorsa – ha rilevato Sulli – la richiesta di posti per dormire non è stata elevata perché la gente non sapeva o era ancora disorientata oppure si trattava di turisti subito rientrati, da stasera la tendopoli sarà molto importante. Amatrice conta 2.600 residenti, è suddivisa in ben 69 frazioni e il sindaco oggi emette l’ordinanza di non agibilità delle abitazioni, per cui noi saremo pronti”. Nel pomeriggio lo staff della Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia compirà una perlustrazione in elicottero per meglio verificare la situazione del territorio disastrato dal sisma. “Stamani – così Sulli – la nuova scossa, che si è sentita con forza anche dalla strada, ha ulteriormente impaurito una popolazione già stremata”.

Stanziati 500 mila euro dalla Regione

E’ stato firmato ieri sera dalla presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani e dall’assessore alla Protezione civile Paolo Panontin il decreto di spesa che impegna complessivamente 500 mila euro per gli interventi di aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto del Lazio. Oltre all’allestimento del campo e all’impiego delle unità della Protezione civile nelle operazioni di soccorso, è confermato come la Regione sia pronta ad inviare un elicottero dotato dell’attrezzatura necessaria ad effettuare rilievi topografici per avere delle immagini ad alta definizione del territorio investito dal sisma. Prima di procedere a questa operazione, che verrebbe effettuata su richiesta del coordinamento di Protezione Civile nazionale, è necessario che sia superata questa primissima fase di emergenza, in attesa che si attenui il fenomeno delle scosse di assestamento e che venga portata a termine l’iniziale rimozione delle macerie.  L’obiettivo dell’uso di questo tipo di velivolo, infatti, è quello di fornire gli elementi indispensabili ad un censimento preciso e puntuale dei danni, al fine di pianificare al meglio i lavori di ripristino dell’abitato e delle infrastrutture.

Provincia, raccolta fondi con Simone Cristicchi

“Siamo vicini alla gente delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto e, come avvenuto per altri recenti sismi, la Provincia di Udine sta già valutando come intervenire concretamente con fondi propri per un intervento puntuale in quell’area” commentano così il Presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e il Presidente del Consiglio Provinciale Fabrizio Pitton.Il metodo di intervento sarà lo stesso già adottato in precedenza per esempio a Mantova in Lombardia, a Finale Emilia in Emilia Romagna e in Abruzzo dove è stato realizzato l’ufficio unico per la ricostruzione dei comuni terremotati: dopo gli interventi di primaria necessità che sono in corso in queste ore, sarà cura dell’ente provinciale confrontarsi direttamente con i territori colpi al fine di programmare un intervento mirato e condiviso con gli enti locali della zona.Il Presidente Fontanini, ringraziando tutti i soggetti che si sono immediatamente attivati per affrontare l’emergenza, anticipa inoltre che “La Giunta Provinciale sta valutando un eventuale intervento specifico a favore delle scuole”. A breve verranno formalizzati i contatti ufficiali con gli enti preposti al fine di procedere celermente con gli aiuti.

“Cogliamo l’occasione anche per dare un’altra notizia certa: grazie alla sensibilità dell’artista Simone Cristicchi, che il giorno 15 settembre a Gemona presenterà l’anteprima nazionale del suo ultimo lavoro “L’Orcolat ‘76” finanziato dalla Provincia e dal Comune di Gemona, sarà organizzata una raccolta fondi durante le due repliche dello spettacolo (alle 18.15 ed alle 21.15). L’ingresso rimane libero, ma ognuno di noi potrà liberamente contribuire sapendo che l’intero importo raccolto sarà destinato per aiutare i terremotati del Centro Italia” conclude il presidente Pitton.

La generosità dei friulani

Ma non solo le istituzioni si muovono. Molti cittadini, associazioni, enti locali e ditte produttrici di beni alimentari e di generi di prima necessità in queste ore stanno offrendo i loro prodotti per le popolazioni colpite dal terremoto. In proposito si informa che fino a questo momento dal Comitato Operativo Nazionale della Protezione Civile non sono giunte richieste di raccolta vestiario e beni di prima necessità. L’unico supporto richiesto e attivato è quello della raccolta fondi attraverso l’sms solidale al numero unico 45500. La Sala operativa regionale di Protezione civile della Regione Friuli-Venezia Giulia, operativa h24 e contattabile al n° verde 800.500.300 prenderà nota delle raccolte spontaneamente effettuate o di disponibilità e, solamente in caso di richiesta dal Sistema nazionale della Protezione civile, provvederà a contattare i singoli referenti per la eventuale consegna.Aggiornamenti sono disponibili sul sito della Protezione civile Regionale

L’impegno della Caritas diocesana

«La Chiesa che è in Italia – scrivono in un comunicato i Vescovi italiani – si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere». E in conseguenza al sisma la Presidenza della Cei ha disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali.

Il Presidente di Caritas Italiana, card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, e don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, hanno espresso piena solidarietà ai Vescovi delle Diocesi di Fermo, Ascoli Piceno e Rieti assicurando la preghiera per le vittime e le loro famiglie, e il pronto impegno in favore delle persone colpite.

Caritas Italiana, sostenuta anche da Caritas Udine, si è subito attivata con i suoi operatori sul posto per coordinare gli sforzi delle Caritas coinvolte e di quelle che hanno già offerto disponibilità ad intervenire da tutta Italia e anche dall’estero. In stretto contatto con i delegati regionali delle Marche e del Lazio, in cui ricadono i principali centri colpiti dal sisma, Caritas Italiana cerca di farsi prossima con il sostegno materiale, valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità provate dal sisma.

La Presidenza della Cei ha inoltre indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane il 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite. «Un segno concreto – ha sottolineato don Francesco Soddu – di comunione e di vicinanza delle Chiese che sono in Italia a quanti sono stati colpiti da questa tragedia».

Le offerte raccolte nella Colletta nazionale dovranno essere inviate a Caritas Italiana, Via Aurelia 796 – 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 specificando nella causale “Colletta terremoto centro Italia”

È possibile contribuire anche tramite altri canali, tra cui:

– on line (sul sito www.caritas.it)

– Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600

100000012474

– Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

– UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119.

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