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Palmanova-Manzano: prima pietra sul Torre

Non ancora completo il progetto complessivo (32 milioni di valore), si inizia con la parte centrale che include il ponte

La presidente della Regione e Commissaria per l’emergenza della viabilità sulla A4 Debora Serracchiani ha posato oggi la prima pietra del cantiere () che avvia i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Torre, primo lotto stralcio del rinnovato progetto per la Palmanova-Manzano. Un’opera “attesa veramente da tanto tempo”, così è stata definita negli interventi della presidente della Regione, del presidente di Autovie Venete, responsabile unico del procedimento, Maurizio Castagna e della sindaca di Chiopris Viscone, Raffaella Perusin. Il tracciato complessivo del collegamento stradale è ancora in una fase progettuale, per gli approfondimenti condotti in questi ultimi anni dalla Regione sulle caratteristiche generali dell’infrastruttura, ma la parte centrale, che è rimasta sempre punto fermo e che riguarda la riqualificazione in sede della ex strada provinciale 50 tra l’incrocio con la via Remis nel comune di San Vito al Torre e l’incrocio con via Battisti nel Comune di Chiopris Viscone, è ormai con oggi in fase di avvio lavori. “Un’opera pianificata a metà degli anni Ottanta, la cui progettazione preliminare risale agli inizi del 2000 e il cui tracciato definitivo, approvato nel 2011, si era rivelato datato alla luce di nuovi studi e rielaborazioni dei flussi di traffico che avevano ridimensionato, anche a causa della contrazione causata dalla crisi economica, le esigenze”, ha ricordato Castagna. Serracchiani ha rivolto un ringraziamento alle amministrazioni locali che hanno supportato l’iniziativa della Regione. “Con coraggio, all’inizio della legislatura abbiamo rivisto il progetto della Palmanova-Manzano e il mio grazie va oggi anche all’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro e alla Direzione regionale per la determinazione e scrupolosità con cui è stato affrontato tutto l’iter che ha portato all’inizio della realizzazione dell’opera”. “Un lavoro di squadra”, ha ricordato Serracchiani che ha visto collaborare assieme amministrazione regionale, locale, struttura commissariale e Autovie Venete e che, a monte, ha visto il Governo – la presidente ha ringraziato in particolare il ministro Delrio – sostenere il principio per cui le risorse dovevano restare a disposizione del territorio. “Siamo partiti dalle priorità, da ciò che più serve a questo territorio, e il ponte costituisce una assoluta necessità”, ha ribadito la presidente.  L’intervento principale riguarderà appunto la realizzazione di un nuovo ponte di 665 m di lunghezza immediatamente a nord di quello esistente lungo la ex provinciale 50, il quale a sua volta verrà demolito alla conclusione dei lavori, senza interrompere così la viabilità.

Le caratteristiche dell’opera

La prima pietra del primo lotto stralcio “Riqualificazione strada provinciale 50 – ponte sul Torre”, posata oggi dalla presidente della Regione Debora Serracchiani assieme all’assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, rappresenta l’avvio di un cantiere che porta sul territorio un investimento di 32 milioni di euro, interamente destinati alla sicurezza del traffico automobilistico, dei ciclisti e dei pedoni. L’opera principale riguarda il nuovo ponte sul Torre, che avrà una larghezza pavimentata di 10,50 m e sarà dotato da un lato da un marciapiede di 1,45 m e dall’altro da una pista ciclabile di 2,85 m. Particolarmente curata sarà l’estetica: l’impalcato sarà infatti realizzato con una struttura reticolare metallica che contribuirà ad esaltarne la trasparenza e con una soletta in cemento armato collaborante che sosterrà anche due parapetti laterali a copertura delle barriere di sicurezza in new jersey. L’impalcato poggerà su 14 pile circolari con interasse di 47,50 m (ad eccezione delle campate di riva) che favoriranno lo scorrimento delle acque sottostanti in qualunque direzione di moto. L’intervento prevederà, inoltre, l’allargamento in sede del tratto della ex provinciale 50 compreso tra via Remis, in comune di San Vito al Torre, e la ex strada provinciale 2. In tale tratto, oltre all’allargamento a 9,50 m della sede esistente, verrà realizzata anche sul lato nord della ex provinciale una controstrada a servizio della Zona Industriale di Nogaredo al Torre. Anche la controstrada, analogamente al nuovo ponte sul Torre, sarà dotato di pista ciclabile larga 3,00 m. Si provvederà inoltre a razionalizzare la posizione delle attuali fermate del trasporto pubblico locale che verranno posizionate in corrispondenza della pista ciclabile e collegate tra loro da un nuovo attraversamento pedonale illuminato che contribuirà a rendere più sicura la mobilità lenta della zona. L’intervento verrà completato con la trasformazione in intersezioni a rotatoria dei 3 incroci attualmente presenti tra la ex SP 50 e la via Remis, la ex SP 2 e la via Battisti in comune di Chiopris Viscone. Il progetto contiene poi tutta una serie di opere di mitigazione ambientale, quali siepi, cespugli e alberi, due impianti di depurazione delle acque di piattaforma stradale e circa 300 m lineari di barriere fonoassorbenti che verranno posizionate all’ingresso dell’abitato di Chiopris Viscone. Le opere verranno realizzate da una Ati (Associazione temporanea di impresa) costituita da Icop spa di Basiliano e Omba Impianti e Engineering Spa di Torri di Quartesolo (Vi). L’investimento complessivo per l’ampliamento della strada, la realizzazione del ponte e la costruzione delle tre rotatorie, è appunto, di 32 milioni e 50 mila euro. I tempi previsti per l’esecuzione sono di 600 giorni consecutivi.

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