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Regione

Tagliamento, ricompare la traversa di Pinzano

La Regione e il Ministero: “Rafforzamento degli argini solo primo “step” di un programma più generale, che riguarderà anche la traversa di Pinzano”.

Un blocco di interventi sul basso corso del Tagliamento, immediatamente cantierabili, a salvaguardia degli abitati di Latisana e San Michele al Tagliamento, interventi che però sono solo il primo passo di un proramma più generale per la messa in sicurezza dell’intero bacino, che riguarderà anche interventi sul medio corso, quali la traversa di Pinzano. 

Alla vigilia del cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Latisana del 4 novembre 1966, il ministero dell’Ambiente e la Regione Friuli-Venezia Giulia annunciano la volontà di intervenire mettere in sicurezza la cittadina, interventi di cui si discute da decenni. E, a sorpresa, si ritorna a parlare anche della traversa di Pinzano, intervento richiesto a gran voce dagli amministratori latisanesi, ma avversato dalle popolazioni del medio corso del Tagliamento. Questa dunque la soluzione al problema Tagliamento che l’assessore regionale Sara Vito aveva anticipato essere già pronta, intervistata dal settimanale La Vita Cattolica in edicola questa settimana.

Il ministero dell’Ambiente, di concerto con l’Autorità di bacino e con le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, ha predisposto un programma di interventi immediatamente cantierabili per il basso corso del Tagliamento, a salvaguardia dei centri abitati friulani e veneti. Per la sponda del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del Piano approvato il 27 ottobre dal Consiglio dei Ministri, si è deciso di rimettere in campo oltre 40 milioni di euro, già a disposizione della Regione per mettere in sicurezza tutto il corso del Tagliamento. A queste andranno ad aggiungersi ulteriori fondi che il Ministero ha deciso di destinare al sistema Tagliamento in coerenza con una visione di bacino distrettuale per garantire l’invarianza idraulica, intervenendo anche sulla sponda veneta. “Questo pacchetto di opere pronte a partire sulle sponde del Tagliamento – spiega in una nota il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – è parte fondamentale dell’azione di prevenzione e di gestione del rischio, fatti di grandi e piccoli interventi che stiamo mettendo in campo nel Nord-Est come in tutta l’Italia. Il Piano di gestione del rischio alluvioni approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri ci fornisce gli strumenti tecnico-operativi necessari per rendere ancora più incisiva la nostra azione”. L’Autorità di bacino di Venezia ha indagato con modellazione idraulica avanzata il comportamento del medio e basso corso con vari scenari di portate di piena e ipotesi d’intervento, per ridurre il rischio per i centri abitati. Sulla base di questo studio è emersa l’urgenza di attivare fin da subito gli interventi che riguardano il basso corso, prioritari ai fini della gestione del rischio per i centri maggiormente urbanizzati. “E’ del tutto evidente – afferma la presidente FVG Debora Serracchiani – che ciò rappresenta il primo stralcio di ulteriori opere di messa in sicurezza che riguarderanno anche interventi sul medio corso”. Le misure strutturali interverranno sui principali centri urbanizzati di Latisana (Udine) e San Michele (Venezia), e quelle non strutturali subito attivabili dovrebbero rappresentare un presidio per la popolazione sin dall’avvio dei lavori. “L’intervento sul basso corso del Tagliamento rappresenta solo il primo “step” di un programma più generale per la messa in sicurezza dell’intero bacino, che riguarderà anche interventi sul medio corso, quali la traversa di Pinzano”, si legge nel comunicato congiunto di Regione e Ministero dell’Ambiente.

Il Ministero dell’Ambiente e l’Autorità, assieme alle Regioni interessate, continueranno ad essere direttamente interessati nella visione prospettica di bacino del Piano di Gestione e mantenendo ferma la consapevolezza della necessità di finanziare le opere che realmente rappresentano una priorità ma che al contempo abbiano anche lo stato di avanzamento progettuale idoneo per raccogliere i fondi a disposizione.

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