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Chiesa

Il presepio ci parla. Attorno a Gesù: comunità

Quella del presepio “È una bella comunità perché tutti vi trovano posto e accoglienza; c’è posto anche per i pastori, poveri e spesso disprezzati”. Nell’omelia pronunciata in Cattedrale a Udine in occasione del Santo Natale mons. Mazzocato ha richiamato Papa Francesco: “una culla talmente improvvisata che i poveri attorno ad essa non stonano affatto”». “Questa comunità è e dovrebbe essere la Chiesa – ha aggiunto l’Arcivescovo –. Così dovrebbero essere le comunità cristiane della nostra città e dei nostri paesi dove nessuno scarta l’altro”

«Il presepio merita di essere guardato e ascoltato perché ci parla. Parla con un linguaggio semplice e universale che capiscono sia i piccoli che i loro genitori e i loro nonni, sia chi ha studiato molto che chi ha poca cultura, sia chi è nato nelle nostre terre che coloro che vengono da paesi e religioni diverse. Si fa capire da tutti, ma trasmette un messaggio molto profondo e sempre attuale che ci riporta alle radici della fede cristiana e della nostra cultura». Così l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia pronunciata nella Cattedrale di Udine in occasione del Santo Natale. Ancora una volta dunque il presule invita i fedeli a rivolgere lo sguardo al presepe, come fatto anche da Papa Francesco nella lettera apostolica «Admirabile signum».

L’Arcivescovo si è soffermato sulla «comunità» del presepio: «Una comunità che si è formata attorno alla culla di Gesù. Al centro c’è la sua famiglia con Maria e Giuseppe e, poi, tante altre persone che si trovano riunite assieme perché tutte attirate da Gesù. È una bella comunità perché tutti vi trovano posto e accoglienza; c’è posto anche per i pastori, poveri e spesso disprezzati. Papa Francesco ha una bella espressione: “Anche loro stanno vicini a Gesù Bambino a pieno titolo, senza che nessuno possa sfrattarli o allontanarli da una culla talmente improvvisata che i poveri attorno ad essa non stonano affatto” (n. 6)».

«Questa comunità – ha aggiunto mons. Mazzocato – è e dovrebbe essere la Chiesa; così dovrebbero essere le comunità cristiane della nostra città e dei nostri paesi dove nessuno scarta l’altro perché tutti siamo, prima di tutto, poveri peccatori inginocchiati davanti a Gesù Bambino. Nascendo da Maria, Gesù, il Figlio di Dio, ha guarito i rapporti tra di noi insegnandoci una regola d’oro: quella della solidarietà. L’ha vissuta lui per primo accogliendo sempre ogni uomo come suo fratello amato; anche se, spesso, noi siamo poco amabili e presentabili. E l’ha raccomandata a tutti coloro che si riuniscono attorno a lui per formare la sua comunità. Torniamo ad imparare dal presepio questa legge della solidarietà da vivere, prima di tutto, in famiglia e con coloro che abitano nella porta accanto e che, magari, sono senza lavoro o anziani o malati o abbandonati».

Dopo i numerosi appuntamenti dei giorni scorsi, all’insegna della solidarietà e della preghiera, sarà molto intenso anche il programma di mons. Mazzocato in occasione della Giornata mondiale della pace che darà inizio al nuovo anno. Dopo il solenne «Te Deum» – in programma in Cattedrale martedì 31 dicembre alle ore 19 – per ringraziare il Signore dei tanti doni profusi nel 2019 a tutta l’umanità, l’Arcivescovo presiederà presso la pieve di Zuglio, alle ore 23.30, la celebrazione eucaristica in occasione della tradizionale marcia della pace, appuntamento amatissimo dai friulani.

Mercoledì 1° gennaio, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, l’Arcivescovo si recherà come da tradizione al Santuario di Castelmonte dove alle 11.30 celebrerà la S. Messa. In serata, alle ore 19 in Cattedrale presiederà la solenne concelebrazione, in onore di Maria Santissima madre di Dio, invocando le grazie divine sul nuovo anno. A questa Santa Messa sono invitate tutte le autorità civili e militari alle quali l’Arcivescovo offrirà una copia del Messaggio del Papa Francesco dedicato alla Giornata mondiale per la pace che quest’anno ha come titolo  «La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica».

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