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Cronaca

A Montefosca i Blumarji “risvegliano” la terra

Si rinnova il tradizionale rito

Non si può dire e parlare dei Blumarji senza dire Montefosca e non si può dire Montefosca senza dire Blumarji. Ultima traccia di un rituale arcaico: gesti, suoni, movimenti, colori, significati, emozioni che si ripetono nel tempo per risvegliare la terra dopo il lungo sonno invernale. Questo è il Carnevale di Montefosca, dove anche quest’anno si rinnova il rito dei Blumarji che corrono attorno alle sue due frazioni.

Tradizionalmente i Blumarji erano i giovani che, vestiti di bianco, un grande copricapo a forma di albero con fiori di carta colorata sulla testa e campanacci legati attorno alla vita, dovevano risvegliare la terra con la propria corsa, ma questa corsa rappresentava anche un rito di iniziazione e un passaggio di testimone da una generazione all’altra. Testimone saldo e sicuro, proprio perché prendeva i colori della festa.

Oggi corrono tutti: bambini, ragazzi e adulti. Lo spopolamento ha unito le forze e la corsa è diventata intergenerazionale, conferendo nuove forme ad una tradizione che continua ad emozionare.

La giornata di festa si aprirà sabato 23 febbraio già- alle 9 con una camminata con partenza dal Villaggio degli Orsi di Stupizza a Pulfero. L’arrivo a Montefosca è previsto per le 11.30, seguirà la visita ai borghi di Montegosca e Placeida, Museo dei Blumarji e latteria di Montefosca, con la possibilità di acquistare il tipico formaggio a produzione limitata. Alle 13 ristoro organizzato dall’Associazione Blumarji e a seguire la vestizione dei Blumarji e il trasferimento in località Placeida per assistere alla corsa. Il ritorno a Stupizza è previsto tra le 15 e le 16.30

Per informazioni, tel 339/8403196 (Pro loco Nediske Doline, Valli del Natisone)

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