Aveva 93 anni ed era stato contagiato dal Coronavirus. Dal 1965 si trovava a Montreal. Era stato insegnante al Seminario di Castellerio.
È mancato a 93 anni don Adelchi Bertoli che dal 1965 si trovava in Canada. Si è spento venerdì 14 agosto in ospedale dov’era ricoverato da mesi. Era stato colpito dal Coronavirus a febbraio e da allora non si era mai ripreso. Per molti anni insegnò francese e religione nel Collegio dei Gesuiti di Montreal esercitando anche il suo ministero sacerdotale come cooperatore in una parrocchia della città.
Nato a San Daniele del Friuli, dove tornava ogni anno per fare visita alla famiglia del fratello e per salutare i suo affetti rimasti in patria, don Adelchi era stato insegnante al Seminario di Castellerio dal 1951 al 1965. “Me lo ricordo come un ciclone: un giovane sacerdote che metteva entusiasmo in tutto quello che faceva”, ci ha raccontato mons. Guido Genero, vicario generale dell’Arcidiocesi, che è stato suo allievo alle medie.
Vista la sua propensione per le lingue straniere, nel 1965 andò in Inghilterra per imparare l’inglese. L’anno successivo partì per il Canada dove si fece benvolere da tutti. “Era apprezzato sia come insegnante che come sacerdote, sempre cordiale e umile”, lo ha ricordato Marco Modesto, udinese, amico di famiglia che ha sempre mantenuto i contatti con don Adelchi. “Sono riuscito a parlargli al telefono anche quando era in ospedale ma percepivo la sua debolezza. I funerali saranno celebrati in Canada anche se ancora non si sa quando. Poi verrà cremato e le ceneri torneranno in Friuli dove don Adelchi aveva espresso la volontà di tornare”.
A Monteral don Bertoli era diventato un punto di riferimento per i Fogolars furlans della zona che lo chiamavano a celebrare le Sante Messe in marilenghe o come relatore durante i loro incontri. Quando tornava in Friuli saliva sempre a Madone di Mont, “l’ultima volta due anni fa”, ha concluso Modesto.
