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Mobbing, casi in crescita a Udine

Punto di ascolto: nel 2021 sono state 412 le richieste aiuto

Sono stati 412 i colloqui sostenuti dai professionisti del team del punto d’ascolto antimobbing nel 2021 a Udine, con un aumento dei casi rispetto alle 342 consulenze dell’anno prima. Il dato è emerso oggi nel corso dell’incontro in cui sono state illustrate le attività svolte dallo sportello tematico, alla presenza della coordinatrice Teresa Dennetta e della consigliera comunale delegata Lorenza Ioan. Le persone che si sono rivolte al servizio sono state 152: 112 donne e 40 uomini, hanno spiegato le referenti.

A sentirsi “mobbizzati” sono soprattutto i lavoratori del settore privato, con una quota del 70% circa, pari a 107 contro i 45 del pubblico. La fascia d’età più colpita è quella degli over 50 (66 persone, 47 donne e 19 uomini), seguita da quella tra i 41 e i 50 anni (52 utenti, 37 uomini e 15 donne).

Il punto d’ascolto, finanziato dalla Regione, offre consulenze gratuite che spaziano dal supporto legale a quello psicologico o del medico del lavoro per affrontare il disagio lavorativo e ricevere strategie di difesa. Il servizio può essere anonimo e su appuntamento e la consulenza può essere resa sia in presenza, sia da remoto, tramite Skype o WhatsApp. «Il punto d’ascolto antimobbing – ha precisato la consigliera Ioan – è per l’amministrazione comunale un servizio importantissimo in quanto un concreto supporto per le vittime, ancora, purtroppo, non adeguatamente supportate dal punto di vista legislativo, nell’attesa che si approvi una Legge specifica sul mobbing».

Il Punto di Ascolto è situato a Udine in Palazzo Belgrado ed è attivo il lunedì e mercoledì dalle 10 alle 18 e il giovedì dalle 10 alle 16. I professionisti coinvolti sono l’operatrice Alessandra Sibilla, la psicologa Gabriella Salanitro, il medico del lavoro Andrea Campanile e la legale Teresa Dennetta con funzione di coordinatrice. 

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