Popolare Vicenza propone di restituire il 14,4% ai soci
"Alc al è alc, nuje al è nuje": chissà se la prenderanno con questa filosofia i 12.500 ex soci della Banca Popolare di Vicenza che hanno visto azzerato il valore delle loro azioni. Ora l'istituto di credito berico offre 9 euro ad azione ai soci 'azzerati', ma in cambio della rinuncia ai contenziosi con la banca.

"Alc al è alc, nuje al è nuje": chissà se la prenderanno con questa filosofia i 12.500 ex soci della Banca Popolare di Vicenza che hanno visto azzerato il valore delle loro azioni. Ora l'istituto di credito berico offre 9 euro ad azione ai soci 'azzerati', ma in cambio della rinuncia ai contenziosi con la banca. L'iniziativa è volta a contrastare l'incertezza di una lunga fase di incertezza nel caso seguissero il loro iter decine di migliaia di contenziosi giudiziari. L' 'Offerta di transazione', si legge in una nota, è rivolta a 94 mila azionisti, partirà domani e si chiuderà il 22 marzo. La Popolare di Vicenza subordina la validità dell'offerta all'adesione di almeno l'80% delle azioni interessate, cioè quelle acquistate negli ultimi dieci anni. A chi accetta la proposta saranno riservate "esclusive condizioni commerciali" (vedi nell'allegato in fondo all'articolo tutti i dettagli dell'offerta). La soglia di adesione dell'80% è rinunciabile dalla banca, che si riserva la facoltà di estendere fino al 30 giugno 2017 il periodo di adesione "in presenza di motivate ragioni, in particolare per favorire la più ampia adesione". La proposta transattiva approvata dal Cda prevede il pagamento di 9 euro ad azione per ogni azione acquistata tramite una banca del gruppo a partire dal 1° gennaio 2007 e sino al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite. Il prezzo offerto rappresenta il 14,4% del prezzo massimo raggiunto dall'azione (62,5 euro), prezzo a cui gran parte dei risparmiatori le avevano acquisite.
Perplessità, delusioni e bocciature
Deluso che sperava che l'offerta potesse contenere condizioni di favore, fino al rimborso totale, per i piccoli risparmiatori. Netta e totale anche la bocciatura del Codacons. “Si tratta di proposte inaccettabili, una elemosina nei confronti di migliaia di risparmiatori traditi – afferma Franco Conte, presidente di Codacons Veneto – Rispediamo con forza al mittente le offerte di Bpvi e Veneto Banca, una offesa nei confronti di una pluralità di soggetti che, senza alcuna colpa, hanno subito perdite economiche ingenti. Siamo però disposti a trattare con entrambi gli istituti per arrivare a rimborsi che tengano conto delle diverse situazioni: è evidente infatti che un piccolo risparmiatore che aveva riposto fiducia nelle due banche, affidandogli i risparmi di una vita, non può essere trattato al pari di speculatori che giocano con le azioni. In tal senso confidiamo in Atlante, che ha dato positivi segni di discontinuità rispetto a chi ha distrutto gli investimenti dei cittadini” – conclude il presidente Codacons.
L'offerta nel dettaglio
I 94.000 azionisti a cui si rivolge l'iniziativa, spiega il comunicato, sono stati individuati secondo criteri oggettivi, che comprendono principalmente persone fisiche, società di persone, fondazioni, Onlus ed enti senza fine di lucro. Domani, giorno di avvio dell'offerta, sarà inviata a tutti gli azionisti una lettera in cui verranno specificate nel dettaglio le modalità e le tempistiche dell'offerta. I soci potranno manifestare il proprio interesse fino al 15 marzo 2017 recandosi in filiale o attraverso il sito web della banca (www.popolarevicenza.it/azionisti) e potranno sottoscrivere l'accordo transattivo entro il 22 marzo. Attivato anche un numero verde (800-595470) per avere informazioni sull'iniziativa. A chi aderirà all'offerta di transazione "saranno riservate inoltre esclusive condizioni commerciali che consentiranno di beneficiare di rendimenti maggiorati" sui depositi vincolati e "di agevolazioni consistenti su alcuni prodotti e servizi bancari", come il mutuo e il conto corrente.
"Stiamo facendo il massimo. La Banca vuole dimostrare con fatti concreti la rottura con il recente passato. Abbiamo tempestivamente voluto mettere in atto tutto quello che la situazione attuale ci permette di fare per poter ricollocare la relazione con gli Azionisti e i Clienti su un piano di fattiva collaborazione. Confidiamo che il nostro sforzo nell'intraprendere questo nuovo percorso sia compreso ed apprezzato". Così Fabrizio Viola, amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza, commenta la proposta di transazione.
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