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Regione

Fvg, sostegno alle famiglie e gestanti vulnerabili

Fondo destinato a sostenere genitorialità e potenziare i consultori. Fino a 500 euro alle gestanti in situazione di disagio

Via libera della Giunta regionale alla presa in carico integrata delle famiglie vulnerabili. Il programma, con una dotazione finanziaria pari a 674 mila euro, intende potenziare, in collaborazione con i servizi sociali territoriali, le attività di carattere sociale dei consultori  familiari in materia di sostegno alla genitorialità complessa e  fragile. I progetti si potranno realizzare anche in collaborazione con i consultori privati gestiti dagli enti di terzo settore. Lo ha deciso l’esecutivo Fedriga approvando in via definitiva una apposita delibera su proposta del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, di concerto con l’assessore al Lavoro Alessia Rosolen.    

Il programma – spiega una nota della Regione – prevede un’attenzione agli interventi di carattere innovativo, in conseguenza dei cambiamenti sociali derivanti dall’emergenza Covid. Ne sono un esempio le attività mirate di promozione della salute, educazione e protezione sociale; le iniziative rivolte alla natalità con attivazione e promozione di percorsi di sostegno alla genitorialità per nuclei familiari con la presenza di un bambino entro i primi mille giorni di vita, in condizioni di povertà economica, di trascuratezza e di disagio sociale. Prevista anche la sperimentazione di modalità di intervento per individuare precocemente le situazioni di vulnerabilità e sostenere i nuclei familiari fragili, con l’ausilio dei servizi e valorizzando forme di mutuo aiuto presenti nel territorio.      

Per l’attuazione del Programma, nell’anno 2021 le risorse statali assegnate al Friuli-Venezia Giulia, sono 561.744,75  euro, a cui si aggiunge un cofinanziamento della Regione di 112.348,9 euro. Dell’intera cifra, 337.046,85 euro saranno destinati ai consultori familiari delle Aziende sanitarie e 337.046,85 euro agli Ambiti territoriali del Servizio sociale dei Comuni. Il termine per la presentazione delle progettualità da parte dei Consultori familiari delle Aziende sanitarie e degli Ambiti territoriali del Servizio sociale dei Comuni è il 31 dicembre.

Fino a 500 euro alle gestanti in situazione di disagio

Su proposta di Riccardi, la Giunta regionale ha anche approvato in via definitiva le direttive di indirizzo per l’attuazione dell’intervento economico a sostegno delle gestanti in situazione di disagio socio-economico. Il beneficio è previsto dall’articolo 8 della legge regionale 11/2006. È stato stabilito che possono accedere all’intervento economico le donne in stato di gravidanza per la durata della gravidanza e per i primi sei mesi di vita del bambino, in possesso di Isee in corso di validità di valore pari o inferiore a 9.360,00 euro, già in carico ai servizi sociali o per le quali risulta necessaria la presa in carico a seguito di valutazione sociale professionale.

L’intervento economico è erogato dai Servizi sociali dei Comuni, secondo le proprie modalità applicate per la concessione di interventi assistenziali alle persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità sociale, nell’ambito di un progetto personalizzato di presa in carico integrata della persona ed è coordinato con eventuali altri interventi previsti dal medesimo progetto, da attuarsi anche in collaborazione con associazioni aventi quali scopo e finalità primari il sostegno alla maternità.

L’importo massimo del beneficio è pari a 500 euro e viene erogato in un’unica soluzione. Le risorse disponibili saranno ripartite in un’unica soluzione in via anticipata tra gli enti gestori dei Servizi sociali dei Comuni per il 70 per cento sulla base della popolazione femminile di età inferiore a 65 anni residente in ciascun ambito territoriale al 31 dicembre 2019 e per il 30 per cento sulla base del numero delle nascite avvenute nel medesimo anno 2019, anno solare per il quale sono disponibili i dati definitivi dell’ultima rilevazione Istat. Il provvedimento sul sostegno alle gestanti ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali del Fvg nella seduta del 19 ottobre scorso.

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