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Regione

In arrivo 25 nuovi medici di base

Riccardi: boccata d’ossigeno per il territorio

“Nel corso dell’anno, i 25 medici che hanno conseguito nei giorni scorsi l’abilitazione superando l’esame finale del corso di formazione specifica in medicina generale relativo al triennio 2017-2020, potranno essere convenzionati dalle Aziende sanitarie per ricoprire incarichi provvisori di assistenza primaria e continuità assistenziale, oltre che per le attività emergenziali”. A darne conto è il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ribadisce l’impegno dell’Amministrazione regionale a lavorare affinché ci sia una robusta offerta formativa sostenendo i percorsi come quello appena concluso che immetterà nel sistema 25 nuovi medici di base. “Queste nuove forze rappresentano una boccata d’ossigeno per il territorio: i medici di base copriranno, infatti, i posti lasciati liberi dai colleghi in quiescenza – ha spiegato Riccardi -. I 25 professionisti abilitati potranno ottenere incarichi definitivi solo nel 2022 ma quest’anno potranno svolgere ruoli provvisori di mmg, guardia medica o per attività nelle Usca e potranno certamente garantire l’assistenza ai cittadini, dare la prima risposta alle esigenze di salute della popolazione secondo un criterio di prossimità, alleggerendo quindi il carico sull’ospedale e coprire le zone carenti”.   

Proprio per consentire ai medici di partecipare all’avviso per l’inserimento nella graduatoria regionale per i medici di medicina generale per l’anno 2022 che scadeva il 31 gennaio, l’esame è stato sostenuto il 29 gennaio scorso, immediatamente dopo il completamento del percorso di formazione da parte di tutti i medici con il raggiungimento del monte ore di attività pratica previsto dall’ordinamento didattico. Nonostante la pandemia, i medici hanno potuto proseguire la formazione anche nel corso del 2020, completando la teoria in modalità webinar mentre la pratica è stata svolta in parte con un tirocinio presso le strutture del sistema sanitario regionale (Ssr) e lo studio del medico tutor principale e, in parte, con attività alternative previste ed equiparate dalla normativa emergenziale, quali ad esempio all’interno delle Usca, operazioni di contact tracing e incarichi provvisori di assistenza primaria. L’esame si è svolto in videoconferenza.

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