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Chiesa

Don Degano parroco a Premariacco, Ipplis e Orsaria

Nato nel 1975 a Pasian di Prato, ordinato sacerdote nel 2008, dal 2014 era vicario parrocchiale in diverse Parrocchie della Bassa friulana

Sarà il 45enne don Nicola Degano il nuovo parroco di Premariacco, Ipplis e Orsaria. Le tre Parrocchie della Collaborazione pastorale di Cividale avranno quindi una nuova guida pastorale dopo l’addio, lo scorso 29 marzo, dell’amatissimo don Pietro Moratto. Non è stata ancora resa nota la data dell’ingresso ufficiale di don Degano nelle tre Parrocchie del Friuli orientale. Lascia il ministero nella Cp di San Giorgio di Nogaro

L’arrivo di don Nicola Degano è stato annunciato domenica 22 agosto nelle tre Parrocchie che l’accoglieranno come parroco. Lo stesso giorno è stato annunciato l’addio alle comunità che don Degano ha servito finora, nella CP di San Giorgio di Nogaro.

Nato nel 1975, don Nicola Degano è originario di Pasian di Prato. Ordinato sacerdote nel giugno 2008, ha prestato servizio inizialmente nelle Parrocchie udinesi di San Marco – prima – e nella zona pastorale di San Giuseppe – poi. Nello stesso periodo don Degano si è dedicato anche all’insegnamento della religione in una scuola media della città. Dal 2014 è vicario parrocchiale in diverse Parrocchie della Bassa Friulana: San Giorgio di Nogaro, Porpetto, Porto Nogaro, Villanova, Zellina. Ha prestato servizio in particolare nella Parrocchia di Marano Lagunare. Dal 2019 don Degano è anche componente del Consiglio presbiterale diocesano.

Un ministero, quello di don Nicola Degano, dedicato in particolar modo ai più giovani. Cresciuto con il fazzolettone degli scout d’Europa, per diversi anni ha animato la Pastorale Giovanile delle diverse Parrocchie in cui ha prestato servizio, oltre che del Vicariato Urbano di Udine e della Forania della Bassa Friulana. «Non è stata ancora decisa la data del suo ingresso – ha detto mons. Livio Carlino, parroco di Cividale, ai fedeli di Premariacco -, ma sarà nel prossimo mese o agli inizi di ottobre secondo la disponibilità dell’Arcivescovo. Per ora siamo chiamati a pregare il Signore per lui, che lascia delle comunità a cui è fortemente legato e dove ha operato con dedizione e impegno pastorale in modo particolare con il mondo giovanile».

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