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Chiesa

Vecchi abiti, risorsa per la mensa dei poveri

SI è svolta sabato 14 maggio, in tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi di Udine, la raccolta degli indumenti usati organizzata dalla Caritas diocesana di Udine e giunta alla 20ª edizione. Anche quest’anno il ricavato della raccolta di indumenti usati sarà destinato a sostenere la mensa diocesana «La Gracie di Diu» che dà continuità, attraverso la Caritas, alla tradizione avviata dai Frati Minori di via Ronchi a Udine nei confronti delle persone in difficoltà.

Sacchi per la raccolta distribuiti, volontari pronti al via. La macchina organizzativa per il tradizionale appuntamento annuale con la raccolta di indumenti usati organizzata dalla Caritas diocesana di Udine si è messa in moto anche quest’anno, per la ventesima volta, sabato 14 maggio in tutte le parrocchie della Diocesi di Udine. Un appuntamento che è nel contempo occasione di solidarietà e di riflessione sulla qualità degli stili di vita e sul valore della sobrietà nei consumi, ricorda il direttore della Caritas diocesana, don Luigi Gloazzo. «È un’iniziativa che vuol essere innanzitutto educativa, nei confronti delle comunità e, in particolare, dei giovani – spiega il direttore della Caritas – che così imparano a non sperperare, a riutilizzare fino a dove possibile cio che noi dismettiamo e che può diventare risorsa per progetti di solidarietà».

Per la Mensa di via Ronchi

Anche quest’anno il ricavato della raccolta di indumenti usati sarà destinato a sostenere la mensa diocesana «La Gracie di Diu» che dà continuità, attraverso la Caritas, alla tradizione avviata dai Frati Minori di via Ronchi a Udine nei confronti delle persone in difficoltà. Non solo un luogo dove le persone mangiano, ma anche punto di incontro, di scambio, di orientamento e relazioni significative.

Di anno in anno il ricavato della raccolta copre circa un terzo delle spese annuali della mensa, una cifra non da poco se si pensa che la struttura accoglie ogni giorno fino a 250 persone.

Che fine fanno i vestiti?

La task force dei volontari che hanno offerto la loro disponibilità per l’iniziativa è pronta all’azione. A raccolta conclusa tutto il materiale donato verrà conferito ad un’azienda specializzata di Prato che si occuperà della selezione, della lavorazione e del successivo riutilizzo dei capi e restituirà l’equivalente valore alla Caritas. Gli indumenti immediatamente riutilizzabili sono rimessi in uso, il 25% circa viene invece riciclato, per recuperarne i filati o per altri impieghi (ad esempio per realizzare pannelli fonoassorbenti per edilizia e auto). Solo il 5% dei capi raccolti finisce in discarica.

Anche giochi e pelouches

Si raccolgono abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, usati ma in buono stato; inoltre scarpe, borse, ma anche giocattoli di ogni tipo (plastica, legno) e pelouches. Non si raccolgono invece carta, metalli, plastica, vetro, rifiuti e scarti tessili perché non riutilizzabili.

Per informazioni ci si può rivolgere alla propria parrocchia, oppure alla Caritas diocesana in via Treppo, 3 a Udine (tel. 0432/414502).

V.Z.

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