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Chiesa

«Zona arancione», cosa cambia nelle nostre parrocchie

Sospese le attività pastorali, compresa la catechesi e gli oratori, e le celebrazioni di Cresime e Prime comunioni fino al 29 novembre. L’Arcivescovo scrive ai sacerdoti. Per «motivi prudenziali» si consiglia l’adozione di modalità di incontro a distanza.

In una nota diramata il 15 novembre 2020, l’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato ha sospeso tutte le attività pastorali delle parrocchie, comprese quelle legate alla catechesi – per ogni fascia d’età – e agli oratori. La decisione è dettata da motivi prudenziali, visti l’andamento dell’emergenza sanitaria e l’ingresso del Friuli – Venezia Giulia nella c.d. “Zona arancione”. Si consiglia l’adozione di modalità di incontro a distanza.

Nella stessa nota l’Arcivescovo comunica anche la sospensione della celebrazione di Cresime e Prime comunioni fino alla permanenza della nostra Regione nella zona arancione, ossia fino al 29 novembre 2020. Auspicando un miglioramento della situazione epidemiologica, si invitano le parrocchie a mantenere in calendario le celebrazioni fissate in date successive al 29 novembre.

«Le normative imposte dalla “zona arancione” e la criticità della situazione in cui ci troviamo chiedono per la nostra azione pastorale delle scelte responsabili anche se impegnative», scrive l’Arcivescovo. «Alcune di esse (come la sospensione del catechismo, il rinvio della celebrazione della prima comunione e della cresima e l’attività di cori) sono dettate dalla prudenza e dalla preoccupazione di evitare tensioni nelle nostre comunità».

La ripresa delle celebrazioni di tali Sacramenti e la ripartenza delle attività pastorali saranno valutate nelle prossime settimane in base all’evoluzione epidemiologica.

La nota si conclude con «una calda raccomandazione rivolta a tutti: atteniamoci coscienziosamente a queste indicazioni evitando di muoversi in ordine sparso».

Possono continuare le attività i diversi gruppi scout, secondo le indicazioni diramante dalle associazioni Agesci e Fse. La prosecuzione di tali attività, comunque, va concordata con i parroci delle parrocchie ospitanti.

Per quanto riguarda la celebrazione della Santa Messa domenicale restano in vigore le norme dei protocolli adottati da maggio 2020.

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