Calo di produzione tra il 5 e il 10%
Produzione vitivinicola sotto stress in Fvg, specie nell’area collinare, con un calo stimato tra il 5 e il 10%, a causa dello stress idrico dei vigneti privi di irrigazione, nonostante le piogge “provvidenziali” delle ultime ore. E in tutta la regione, poi, si registra un ritardo nella vendemmia a causa di una primavera che è stata fredda e piovosa. È il quadro tracciato dai manager tecnici di Coldiretti Fvg oggi attraverso una nota.
“E’ sempre più urgente realizzare una rete di invasi naturali per captare le acque meteoriche e consentire l’irrigazione anche nelle zone sprovviste – ha suggerito l’associazione di categoria – visto anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede investimenti in infrastrutture per l’approvvigionamento idrico per prevenire e contrastare le conseguenze del cambiamento climatico”.
Il direttore di Coldiretti Fvg Cesare Magalini ha rilevato che a causa dello stress idrico, “nei vigneti privi di irrigazione, specialmente in collina, lo sviluppo dei grappoli appare in ritardo rispetto alle vigne che possono disporre dell’acqua”. Quanto alla vendemmia, ha spiegato il responsabile del settore vitivinicolo della Coldiretti Fvg Marco Malison, “quasi ovunque il germogliamento della vite e il successivo sviluppo vegetativo sono stati ritardati a causa di una primavera fredda e piovosa, anche se, in generale, lo stato sanitario è più che buono, ma molto dipenderà dalla meteorologia delle prossime due settimane”.
