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Cronaca

Delitti stradali: a Trieste il doppio che a Udine

In Friuli-Venezia Giulia sono state 32 le denunce per delitto stradale a fine 2014, ma nella Venezia Giulia sono quasi il doppio che in Friuli: una ogni 21.461 abitanti contro 1 ogni 38.299 residenti.

In Friuli-Venezia Giulia sono state 32 le denunce per delitto stradale a fine 2014, con le province di Trieste e Udine che hanno registrato le frequenza maggiore in rapporto alla popolazione residente. Il dato emerge da un’analisi condotta da Das (Generali Italia), compagnia specializzata nella tutela legale dopo l’introduzione del reato di omicidio stradale. Se n’è parlato stamane a Udine in un convegno organizzato dalla Polizia stradale. A Trieste (prima in regione e seconda in Italia per incidenza del fenomeno) le denunce per omicidio colposo da incidente stradale sono state una ogni 21.461 abitanti. A seguire Udine, dove si è registrata un’incriminazione ogni 38.299 residenti, Gorizia (con una denuncia ogni 46.966 residenti) e Pordenone (una denuncia ogni 78.493 abitanti). Pordenone è la provincia che ha fatto registrare il calo maggiore nel periodo dal 2010 al 2014 (-43%) del numero di denunce, da sette nel 2010 a quattro nel 2014. A Gorizia i casi sono diminuiti del 25%, da quattro a tre, a Udine da 16 a 14, anche se con una preoccupante rimonta dal 2013 al 2014 (da 9 a 14, con +55,55%). A Trieste invece le denunce per delitti stradali sono aumentate del 10% tra il 2010 e il 2014. In Italia sono stati 1.087 a fine 2014 gli esposti per omicidio stradale. Ravenna, Brescia, Aosta e Trieste hanno registrato la frequenza maggiore in rapporto alla popolazione residente.

Nel corso del convegno di è parlato delle principali novità introdotte nel codice penale con i nuovi reati di omicidio stradale e gravi lesioni stradali. Per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno la pena della reclusione è aumentata da 5 a 12 anni. Se l’investitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua velocità di guida è il doppio del consentito, la pena sale da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere triplicata ma non superiore a 18 anni. È invece punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio o non lucido, procura lesioni permanenti. Nel caso di lesioni aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l’incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Però nei casi più gravi, se ad esempio il conducente fugge dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.

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