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Cronaca

“Foibe, dramma toppo a lungo dimenticato”

L’intervento del presidente del Consiglio regionale, Zanin, alla vigilia del Giorno del Ricordo

Il dramma delle Foibe “è stato a lungo, colpevolmente e pervicacemente sottaciuto e c’è chi ancora cerca maldestramente di ridurne la portata”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale Fvg, Piero Mauro Zanin, alla vigilia del Giorno del Ricordo, ricorrenza che “riveste per il Friuli Venezia Giulia un valore particolare”. “Siamo infatti la regione – osserva Zanin – più vicina ai luoghi in cui si scatenarono, per usare le parole pronunciate nel 2006 dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ‘odio e pulizia etnica’ nei confronti degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia. E siamo anche la terra che più di ogni altra ha accolto i profughi istriani”. Secondo Zanin, “solo negli ultimi anni si è formata e rafforzata, anche grazie al lavoro di divulgazione e ricerca degli storici, una coscienza collettiva più matura su quegli avvenimenti. Tanto che ormai la stragrande maggioranza degli italiani si identifica nelle parole pronunciate l’anno scorso dal Capo dello Stato Sergio Mattarella: ‘Le sofferenze patite dalle genti istriano-fiumano-dalmate non possono essere negate’. Fare memoria di quegli avvenimenti è dunque ‘un esercizio prezioso e irrinunciabile, ma non deve diventare motivo di conflitto con altri Paesi'”. “Oggi – conclude – il Fvg intrattiene fecondi rapporti con Slovenia e Croazia. E assieme a loro dobbiamo impegnarci a costruire una memoria condivisa, ‘a non far nascere conflitti dai ricordi’, come disse un altro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel 2007, nel discorso in cui definì le Foibe ‘moto di odio e furia sanguinaria, una delle barbarie del secolo scorso'”.

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