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Cronaca

Green pass, dopo la stretta, domani prima prova di corteo a Trieste

 Questura: itinerario ridotto. Procuratore: non irrigidire gli animi

L’obiettivo è fare in modo che il virus non circoli. E da questa settimana, a fronte anche di un aumento dei contagi e di focolai collegati alle manifestazioni No Green pass a Trieste, le autorità hanno iniziato a mettere in campo misure che, pur tutelando il diritto a manifestare, possano rafforzare la lotta al virus. Da qui lo stop “sperimentale” alle manifestazioni in piazza Unità fino al 31 dicembre e l’ordinanza del sindaco, Roberto Dipiazza, che insiste sull’uso delle mascherine durante le manifestazioni e sui controlli ad hoc da parte di “steward”.

Domani sarà la prima prova, con un corteo di protesta promosso dal Coordinamento No Green pass locale. A quanto si apprende sono circa 8 mila le persone che potrebbero aderirvi, anche da fuori regione. Si partirà nel primo pomeriggio da piazza della Libertà. Con un provvedimento della Questura sono state apportate alcune modifiche a orario e percorso. La manifestazione si terrà tra le 15 e le 18, e non fino alle 21 come riportato nel preavviso, e non si avvicinerà a obiettivi ritenuti sensibili. Nessun passaggio nell’area di piazza della Borsa, vicina a piazza Unità, né lungo Corso Italia. Il corteo non si concluderà quindi a largo Riborgo, ma tornerà al punto di partenza. Le modifiche applicate sono state decise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica anche in base all’impatto che i cortei hanno sulle attività commerciali e in generale sulla cittadinanza.

 A ciò si aggiunge l’ordinanza del sindaco che prevede che gli organizzatori ingaggino steward, per controllare che i manifestanti indossino le mascherine e rispettino il distanziamento. L’inosservanza corrisponde a sanzioni da 400 a mille euro. Dal Coordinamento arriva però il “rifiuto” a organizzare “un servizio d’ordine e di controllo: siamo consapevoli dei rischi – dicono – collegati al virus e siamo in grado di autotutelarci”. Rincara la dose il consigliere comunale Ugo Rossi (3V) che, con un’istanza in autotutela, chiede di revocare “con estrema urgenza” l’ordinanza, la quale a suo avviso presenta incongruenze e “viola la Costituzione”. Intanto quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati della Procura perché coinvolte, a vario titolo, nel blocco del varco 4 del Porto di Trieste e negli scontri tra manifestanti No Green pass e Polizia nel rione di Campi Elisi dopo lo sgombero forzato dell’area, avvenuti il 18 ottobre. Ma “è un’inchiesta che stiamo svolgendo senza animosità. Non ha senso irrigidire gli animi in questo momento”, ha affermato il procuratore capo, Antonio De Nicolo.

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