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Cronaca

San Daniele, nuova risonanza magnetica

Sarà operativa dal 1° febbraio. Grazie alle sue dimensioni, consente elevato comfort anche a chi soffre di claustrofobia.

“Dal primo febbraio, con l’apertura delle agende del Cup, sarà pienamente operativa la nuova risonanza magnetica del presidio ospedaliero di San Daniele del Friuli. Si tratta di un’apparecchiatura estremamente moderna, gemella di quella installata a Tolmezzo nel 2018, che innalza il livello tecnologico della struttura, garantendo ai cittadini di quest’area del Friuli Centrale prestazioni migliori sul territorio. Purtroppo, nonostante le previsioni iniziali, durante la seconda ondata pandemica è stato necessario riconvertire il presidio di San Daniele per accogliere i pazienti Covid, ma l’auspicio è che esso possa presto tornare alle sue normali funzioni a servizio di quest’area importante della nostra regione”. Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a margine del taglio del nastro della nuova risonanza magnetica del presidio sanitario di San Daniele del Friuli, avvenuto questa mattina alla presenza delle autorità locali e dei vertici dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale.

La nuova strumentazione è un’apparecchiatura tecnologicamente avanzata per esami total body, la cui acquisizione completa e innalza lo standard diagnostico del presidio ospedaliero. La risonanza magnetica, per la quale Asufc ha compiuto un investimento di oltre 2,1 milioni di euro (comprensivi degli oneri per le opere propedeutiche all’installazione), si affianca a quella inaugurata a dicembre 2018 nel presidio ospedaliero di Tolmezzo e consentirà di ampliare l’offerta diagnostica mettendo a disposizione dei cittadini esami specialistici in maggior numero ed in tempi ridotti, riducendo le liste d’attesa e garantendo il comfort dei pazienti.

Dotata di magnete superconduttivo, presenta elevate prestazioni in termini di gradienti e numero di canali di acquisizione e, grazie alle sue dimensioni, consente un elevato comfort per i pazienti, inclusi quelli che soffrono di claustrofobia.

L’apparecchiatura è particolarmente completa ed attrezzata per lo svolgimento di ogni tipo di indagine diagnostica; in particolare dispone di applicativi software, sequenze e bobine per l’esecuzione di esami delle diverse parti del corpo, compresi il sistema nervoso e quello articolare, con applicazioni avanzate per esami vascolari, angiografici, neurologici ed urologici per lo studio della prostata e possiede anche di una speciale bobina ad elevato segnale per l’ambito senologico.

La risonanza magnetica è inoltre dotata, grazie alla generosità della Ma.Bi International di Mario Biasutti che ha effettuato una donazione di 95mila euro per il suo acquisto, di un software specifico a servizio della diagnostica cardiologica. “È una particolarità di questa struttura sanitaria – ha spiegato Riccardi -, la quale tiene conto delle scelte dei professionisti che vi operano, in particolare del dottor Lucio Mos, che permetterà di offrire una risposta migliore in termini di salute per i cittadini”.

Il vicegovernatore ha confermato la volontà della Regione di investire sul presidio di San Daniele, sia per quanto riguarda il personale che sul fronte delle dotazioni tecnologiche, e ha ribadito che “trovandosi a una distanza limitata dall’hub di Udine, consente una migliore organizzazione delle attività programmate e fornisce un importante servizio di prossimità con attività che confinano con la medicina territoriale. Inoltre, il presidio sanitario è un punto di riferimento per la popolazione dell’area e, coerentemente con quanto già fatto, la Regione lavorerà per dotarlo degli strumenti e dei professionisti necessari alla sua crescita”.

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