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Cronaca

Tenta di strangolare guardia medica

Udine. L’uomo, fuggito dopo il fatto, è già stato identificato

Una specializzanda di 28 anni è stata aggredita, subendo un principio di strangolamento, sabato 8 gennaio, alla sera, mentre era di turno come guardia medica a Udine. Un uomo, già identificato dai Carabinieri, minacciando la dottoressa le ha messo le mani al collo tentando di strangolarla, prima di darsi alla fuga, dopo che una collega è prontamente intervenuta per difenderla. «Chiediamo più tutela nello svolgimento del nostro lavoro», è l’appello lanciato sui social dalle due dottoresse.

Regione Fvg, prenderemo misure necessarie per garantire sicurezza

“Sono profondamente indignato per l’aggressione subita da una giovane medico specializzanda che presta servizio come guardia medica a Udine. La violenza e l’intimidazione che ha dovuto affrontare sono inammissibili e non devono essere tollerate in nessuna forma”. È quanto affermato, in un tweet, dal vicepresidente del Friuli-Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, in relazione all’episodio avvenuto sabato sera, con un tentativo di strangolamento da parte di un utente nei confronti della dottoressa. “I medici sono al servizio della nostra comunità e meritano rispetto e gratitudine per il loro lavoro indispensabile – ha aggiunto -. Prenderemo tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei nostri operatori sanitari. Condanno con forza questo comportamento riprovevole”.

La reazione di Nursind e Uil Fpl Fvg

Non è possibile che un medico nell’esercizio delle proprie funzioni venga aggredito per aver invitato un paziente, dopo avergli prestato le cure ritenute opportune, a recarsi in Pronto soccorso nel suo interesse. Non è ammissibile rischiare la propria vita sul posto di lavoro perché non si è abbastanza tutelati, perché spesso il medico di continuità assistenziale viene considerato un medico di serie B. Si tratta di un’ennesima aggressione a personale sanitario registrata in Friuli-Venezia Giulia. Secondo quanto denunciato ieri dalle sigle Nursind e Uil Fpl Fvg, il 6 gennaio al Centro di salute mentale di via Gambini di Trieste un infermiere è stato picchiato da un utente al quale chiedeva d’attendere il passaggio di consegne prima di conferire con gli operatori.

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