I dati dell’indagine di Format Research per Confcommerdio. Ma cala la fiducia delle imprese del terziario a causa del clima di “grave incertezza”
In Fvg 7 operatori del turismo ogni 10 si dichiarano “molto” o “abbastanza” soddisfatti dell’andamento delle prenotazioni complessive per l’estate, anche se l’attuale clima di “grave incertezza” ha un impatto negativo sulla fiducia che le imprese del terziario regionale nel loro complesso hanno circa l’andamento generale dell’economia. I risultati “incoraggianti” della stagione turistica, tuttavia, consentono di veder migliorare i propri ricavi e anche la fiducia nell’andamento della propria attività.
È quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale curato per Confcommercio Fvg da Format Research e illustrato oggi a Udine dal direttore scientifico della società di ricerca Pierluigi Ascani, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini.
Nel 2/o trimestre, emerge dal report, si assiste a un peggioramento del clima di fiducia delle imprese del terziario del Fvg sull’andamento generale dell’economia in Italia. Fanno eccezione le imprese del turismo, che hanno registrato una veloce ripresa nella stagione estiva 2021 e prevedono un ulteriore miglioramento per il 2022. Il 69% delle imprese della ricezione turistica si aspetta un aumento degli arrivi in vista della stagione estiva 2022 rispetto al 2021. Anche riguardo le presenze turistiche, dal report risulta che la previsione per l’estate 2022 è di un ulteriore miglioramento per il 72% delle imprese.
“Un quadro differenziato per le nostre imprese – ha commentato il presidente regionale Giovanni Da Pozzo – che vede il turismo in ripartenza e mortifica invece commercio e servizi, frenate dalla ridotta capacità di spesa delle famiglie. Serve ora la massima responsabilità per affrontare i prossimi mesi di emergenza economica, segnati anche dal passaggio determinante del Pnrr”.
Le imprese del terziario iscritte nel 2020 in Fvg erano 1.517, nel 2021 erano 1.791. Nel 2/o trimestre 2022 è migliorato l’indicatore relativo ai ricavi delle imprese, anche se il dato di previsione al 30 settembre è in calo, anche a causa del continuo incremento dei prezzi praticati dai fornitori. In miglioramento, invece, è la situazione occupazionale.
