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Cultura

Antichi pellegrinaggi, moderne forme di turismo culturale

Dal Centroeuropa portavano a Roma, Santiago di Compostela e Gerusalemme, uniti a nuovi percorsi come il Cammino delle Pievi e il Cammino Celeste. Bolzonello: “Opportunità economica se non rimangono fenomeni di nicchia”

Percorsi suggestivi in un ambiente naturale costellato da elementi ricchi di fascino; sentieri affrontati e creati a piedi nei secoli, nel segno della fede, che oggi rappresentano, nel contempo, una ricchezza sotto il profilo turistico, da valorizzare e proporre a una vasta platea di appassionati delle escursioni e del turismo lento. Sono i ‘cammini’, le antiche vie di pellegrinaggio che collegavano i luoghi della devozione tra il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia, attraversando anche le montagne, e consentivano ai fedeli di raggiungere Santiago, Roma, Gerusalemme. Percorsi, che come ha ribadito il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, intervenendo oggi a San Daniele del Friuli alla seconda giornata degli Stati generali dei Cammini «rappresentano da un lato un emblema della spiritualità, dall’altro costituiscono un ineludibile elemento di valore economico, connesso con il turismo “slow”, quello sostenibile e attento alle peculiarità e specificità del territorio. Attorno al quale – ha aggiunto Bolzonello – si può sviluppare una vasta rete di attrattive e occasioni, per farne un segmento della nostra offerta turistica. Purché – ha precisato il vicepresidente – quella dei “cammini” non rimanga un’opportunità rivolta a una nicchia di utenti. Per questo – ha proseguito – grazie anche al progetto Interreg Italia Austria ‘WalkArtFVG’, che si propone la riscoperta delle antiche vie di pellegrinaggio fra i due Paesi, esaltando l’arte del cammino, occorre creare i presupposti per concretizzare questa nuova opportunità per un turismo consapevole».Ciò attraverso la realizzazione di una piattaforma web dedicata, con la opportuna cartellonistica e con la tabellazione dei percorsi.

«Si tratta di un progetto di straordinaria rilevanza – ha detto Bolzonello – che deve essere raccordato con tutte le opportunità del territorio e con i progetti realizzati e in corso di predisposizione da parte di altre realtà. Non ultime – ha soggiunto il vicepresidente – le Pro loco, che essendo espressione del territorio, possono concorrere a far riscoprire siti e opportunità già messe in relazione tra loro».

Prima di Bolzonello, i lavori della giornata erano stati introdotti da Fabio Spitaleri, della Comunità collinare del Friuli, che assieme alla Regione e al Land della Carinzia cura il progetto’WalkArtFVG. Spitaleri ha ricordato che questa seconda edizione degli  Stati generali dei Cammini  consentirà al progetto di compiere un ulteriore salto di qualità, acquisendo elementi utili a comporre un progetto che già conta sull’esperienza delle associazioni di settore presenti sul territorio, avvalendosi, da quest’anno, di una valenza di carattere internazionale con il coinvolgimento delle istituzioni austriache. Dopo i saluti introduttivi del vicepresidente della Comunità collinare, Gabriele Contardo, e dell’europarlamentare, Isabella De Monte, le relazioni hanno toccato i temi della promozione turistica e del turismo lento (Marco Tullio Petrangelo, direttore di Promoturismo FVG), della promozione turistica transfrontaliera e della collaborazione tra i land carinziano e la Regione Friuli-Venezia Giulia (Andreas Duller, dirigente del Land Carinzia), e della collaborazione tra le Regione Friuli-Venezia Giulia e Veneto (Danilo Lunardelli del centro servizi commercio turismo Veneto).

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