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Cultura

Cappello conquista gli Usa

Le poesie di Cappello tradotte oltreoceano. L’annuncio è stato dato a Pordenonelegge da Federica Magro, direttore editoriale di Bur Rizzoli, in occasione della presentazione di “Un prato in pendio”, raccolta di poesie del friulano che comprende anche una serie di inediti in versi e in prosa, composti nei mesi precedenti alla scomparsa.

Pierluigi Cappello, scrittore friulano scomparso lo scorso anno, approda negli Stati Uniti: la casa editrice americana Spuyten Duyvil, grazie al lavoro di traduzione dell’italianista Todd Portnowitz, ha acquisito i diritti per pubblicarne le poesie oltreoceano. Un evento raro: i precedenti in cui l’America si è interessata alla poesia italiana si contano sulle dita di una mano, eccezion fatta per i mostri sacri dei secoli scorsi. “Mostri sacri – hanno ricordato il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta e il professor Alessandro Fo – tra i quali, forse, un giorno Cappello potrebbe trovare posto. Del resto, la sua è una voce unica: un vissuto peculiare che si riversa in una poesia sincera, che appare semplice ma nasconde una miriade di ingranaggi, di strumenti poetici. Con cui lui ‘andava a caccia nel buio'”.

L’annuncio è stato dato a Pordenonelegge da Federica Magro, direttore editoriale di Bur Rizzoli, in occasione della presentazione di “Un prato in pendio”, raccolta di poesie del friulano che comprende anche una serie di inediti in versi e in prosa, composti nei mesi precedenti alla scomparsa. Il lavoro è corredato da testi di Villalta, Fo ed Enrico Affinati: un’opera, la loro, a metà strada tra lo scientifico e il confidenziale, tra la critica e il commiato. L’intento è di introdurre il lettore all’immaginario di Cappello, mettendone in luce la maturazione poetica che proprio con gli ultimi scritti aveva raggiunto il proprio culmine.

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