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Cultura

Premio Caterina Percoto, vince Luca Maggio Zanon

Con il racconto “Pafashitur”, dedicato al popolo Çam dell’Epiro, oggetto di pulizia etnica dopo la Prima guerra mondiale

Storie e personaggi scolpiti sullo sfondo delle guerre di ieri e di oggi, sospesi fra ricostruzione storica, fiction e attualità, si intrecciano nei racconti – oltre un centinaio – pervenuti alla Giuria della 9^ edizione del Premio letterario Caterina Percoto, quest’anno legato a una dimensione particolare della grande scrittrice friulana: quella di “cronista” delle guerre del suo tempo e testimone dell’aspra repressione austriaca nei “fatti di Jalmicco” del 1848. Proprio a un auspicio della scrittrice friulana tratto dalla novella “La coltrice nuziale”, oggi in perfetta consonanza con lo stato d’animo delle genti d’Europa e del mondo, si sono ispirati gli autori in gara, con elaborati di lunghezza entro i 20mila caratteri: “Tra i figli di due Paesi egualmente liberi, egualmente potenti, bella è l’unione di sangue! Ella è preludio di quella santa alleanza, che nel cospetto di Dio stringerà un giorno, come altrettante sorelle, tutte le nazioni della terra”.

E va a un giovane autore friulano, che si è quest’anno distinto come finalista del Premio Campiello giovani con “Il silenzio delle terre arse dal sole”, il 22enne Luca Maggio Zanon, la palma di vincitore della 9^ edizione del Premio letterario Caterina Percoto per il racconto Pafashitur che – spiegano le motivazioni della Giuria – risulta “avvolgente e colto, intrigante e appassionato, ma nel contempo strutturato in maniera sapiente e avveduta: “Pafashitur” sa porsi con forza come lettura della storia dimenticata di un popolo, i Çam dell’Epiro, oggetto di pulizia etnica da parte dei Greci dopo la Prima guerra mondiale. Il testo è parabola di riscatto dell’umanità attraverso la piccola epopea individuale di due giovani che sfidando ataviche convenzioni riescono a far prevalere la legge del cuore.

«Siamo molto orgogliosi di assegnare il Premio a un giovane vincitore che dimostra di saper unire alla ricostruzione storica il fascino della fiction letteraria, riuscendo a trasmettere un messaggio importante, ovvero che la forza di volontà e la legge del cuore consentono di sfidare le convenzioni, i retaggi e di giungere ad un lieto fine, seppur certamente lottato e non sempre scontato – ha osservato l’Assessore alla Cultura del Comune di Manzano, Silvia Parmiani – Allo stesso modo, ci ha entusiasmato scoprire la provenienza degli elaborati e di sapere che il nostro Premio Letterario ha raggiunto altre regioni e soprattutto altri continenti, evidenziando quel legame profondo che da sempre unisce il Friuli ai suoi figli, distanti fisicamente, ma vicini con il cuore alla loro terra natia. La grandiosità di Caterina Percoto e delle tematiche da lei affrontate permettono di mantenere vivo quel filo conduttore con i valori e con le tradizioni di un territorio piccolo ma assai prezioso, che come tale va preservato e valorizzato. Il Premio in tal senso si è dimostrato ancora una volta un’occasione importante».

Seconda classificata l’autrice torinese Rosella Bottallo con “Futura”, ovvero – spiega ancora la Giuria – “il sogno di una cosa chiamata accoglienza dell’altro, accettazione della diversità, integrazione che diventa interazione in un villaggio della Liguria più aspra e difficile, abbandonato e spopolato. Per farlo rinascere nuova linfa arriva da altre parti del pianeta sconvolte dalla guerra e dalla povertà”. La menzione speciale del Premio Percoto 2022 va al giornalista e scrittore Gian Paolo Polesini, che ha firmato “La notte del tenente Parisi”, un racconto che rielabora in chiave narrativa il diario inedito scritto dal padre, nobile poi costretto all’esodo dall’Istria, per ricordare la sua avventura in Russia durante la Seconda Guerra mondiale in qualità di tenente interprete fra i comandi italiani e tedeschi.

Sono due i racconti in lingua friulana che hanno ricevuto la menzione dell’ARLeF, Agenzia regionale per la lingua friulana: il primo, “Confins batûts”, è di un cittadino argentino di origine friulana, Leonardo Atilio Giavedoni, e affronta il tema dell’abbattimento dei confini e dei muri che dividono non solo le nazioni, ma anche le classi sociali e le singole persone. Il secondo, “Lidrîs çoncjadis/Radici spezzate”, è della goriziana Egle Taverna, e affronta il tema dell’ingiustizia e della violenza politica collegato al recupero delle proprie radici, interrotte a causa di tragici eventi storici.

Ma il Premio Percoto, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Manzano con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, guarda anche ai più piccoli con le categorie rivolte a studenti giovani e giovanissimi. Per la sezione Scuola primaria e secondaria di primo grado ha vinto Sebastiano Zuliani, 9 anni, studente di Manzano, con il racconto “La squadra”.

La Giuria del Premio Letterario Caterina Percoto, presieduta dalla giornalista e scrittrice Elisabetta Pozzetto, è composta inoltre, con l’Assessore alla Cultura del Comune di Manzano Silvia Parmiani, da William Cisilino, Elisabetta Feruglio, Valter Peruzzi, Walter Tomada. «La qualità dei racconti partecipanti al Premio, arrivati da tutta Italia – spiega la Presidente di Giuria Elisabetta Pozzetto – è crescente di edizione in edizione e questo rappresenta un segnale di vivacità culturale molto confortante. Il tema poteva prestare il fianco anche al rischio di scivoloni retorici, ma è stato in quasi tutti i casi evitato. La lezione di Caterina Percoto è stata illuminante per tutta la decina di finalisti, che con registri e chiavi diverse hanno interpretato al meglio la traccia selezionata dalla Giuria. La partecipazione dei più giovani speriamo possa giovarsi, nel prossimo bando, delle molte attività collaterali di disseminazione già pianificate: tutto il periodo in attesa della premiazione è stato ricco di nuove iniziative, anche grazie all’avvio del prezioso tutoraggio con il Festival vicino/lontano».

È forte l’attesa per incontrare il vincitore, Luca Maggio Zanon, e tutti gli altri premiati e partecipanti di un Premio che torna finalmente in presenza, e che rende omaggio alla forma espressiva del racconto, così convintamente adottata da Caterina Percoto per ‘vestire’ di letteratura il suo sentire. La cerimonia di Premiazione, in diretta streaming sulla pagina facebook del Premio, è stata concepita come una grande festa nel segno di Caterina Percoto, e della sua vocazione di “cronista” del proprio tempo. Appuntamento venerdì 25 novembre a Manzano, nell’Auditorium – Aula Magna di via Zorutti alle 18: la cerimonia sarà condotta dal giornalista, blogger e critico letterario Alessandro Mezzena Lona, e si intreccerà a dialoghi d’autore: come la conversazione fra il giornalista e corrispondente di guerra Fausto Bliloslavo e il responsabile della sede ANSA Friuli Venezia Giulia, nonché scrittore, Francesco De Filippo, sul tema “Il grande racconto della vita che resiste: narrazione e giornalismo sulla guerra”. Un filo rosso che attualizzerà la straordinaria capacità di Caterina Percoto non solo di testimoniare gli accadimenti tragici ai quali aveva assistito, ma anche di infondere un senso di umana partecipazione alle sorti dei popoli travolti dai fatti bellici. Nel corso della serata uno spazio speciale sarà dedicato al Trio di autrici del podcast letterario Mis(S)conosciute – Scrittrici tra parentesi, al secolo Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio, riunite in un progetto indipendente che vuole illuminare e riscoprire insieme le autrici mis(S)conosciute di storie, racconti, poesie, drammi, sceneggiature e romanzi. Si sono finora dedicate a scrittrici come l’egiziana, attivista politica, Ahdaf Soueif, la drammaturga britannica Sarah Kane, la poetessa e letterata austriaca Ingeborg Bachmann, l’intellettuale napoletana Fabrizia Ramondino, la poetessa e scrittrice canadese Elizabeth Smart e la scrittrice premio Nobel polacca Olga Tokarczuk, adesso punteranno i riflettori su una illustre Mis(S)conosciuta del XIX secolo, l’autrice Caterina Percoto, appunto. Il loro dialogo, sul tema “L’attualità di Caterina Percoto nel dibattito letterario e scientifico”, si intreccerà alle voci dell’accademica Sergia Adamo e del ricercatore Jessy Simonini, entrambi parte del team di studi sulla scrittrice friulana avviato dal Premio in sinergia con l’Università di Trieste. Un progetto che raccoglie il crescente interesse di ricercatori stranieri verso Caterina Percoto, in una prospettiva di ricerca legata alla revisione dell’idea di una scrittrice esclusivamente «regionale» e conchiusa fra paesaggi e mondo rurale, così come ad una interpretazione troppo concentrata sull’autorialità femminile. Nel corso della Cerimonia il compito di dare lettura ai racconti spetterà a Spritz Letterario Manzano, mentre la colonna sonora dell’evento sarà a cura del New Classic Trio composto da Sara Brumat, Veronica Bortot, Clara Di Giusto. La partecipazione è libera e aperta a tutti, aggiornamenti sul sito www.comune.manzano.ud.it

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