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Economia

500 cucine friulane per le Trump Towers

«Il settore del legno arredo italiano al 30 giugno 2016 evidenziava un aumento di fatturato tra l’1,5 e il 2%. C’è una moderata crescita del mercato interno e un forte aumento del mercato estero. Solo con la Russia siamo in calo, ma per motivi di embargo. Speriamo che l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti possa portare rapidamente ad un superamento dei problemi diplomatici con la Russia. Intanto mio fratello Edy (presidente della Snaidero spa, NDR)ha già venduto 500 cucine in diverse Trump Tower nel mondo (a Chicago nel 2006 e a Istanbul nel 2010, NDR). Speriamo che questo sia di buon auspicio». Così, tra speranza e ironia, il presidente nazionale di Federlegno-Arredo, Roberto Sanidero, questa mattina presso la sede di Confindustria Udine a margine della conferenza stampa di presentazione dell’asta di legno pregiato made in Friuli in programma a dicembre ad Ampezzo.

«Il settore del legno arredo italiano al 30 giugno 2016 evidenziava un aumento di fatturato tra l’1,5 e il 2%. C’è una moderata crescita del mercato interno e un forte aumento del mercato estero. Solo con la Russia siamo in calo, ma per motivi di embargo. Speriamo che l’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti possa portare rapidamente ad un superamento dei problemi diplomatici con la Russia. Intanto mio fratello Edy (presidente della Snaidero spa, NDR)ha già venduto 500 cucine in diverse Trump Tower nel mondo (a Chicago nel 2006 e a Istanbul nel 2010, NDR). Speriamo che questo sia di buon auspicio». Così, tra speranza e ironia, il presidente nazionale di Federlegno-Arredo, Roberto Sanidero, questa mattina presso la sede di Confindustria Udine a margine della conferenza stampa di presentazione dell’asta di legno pregiato made in Friuli in programma a dicembre ad Ampezzo.

Per il settore del legno italiano e anche friulano sembra arrivato, finalmente, il momento di sorridere. Una crescita tra l’1,5 e il 2% è infatti un miracolo rispetto agli ultimi anni. «Nel 2015 ci eravamo fermati al +0,1% – spiega Snaidero – , non parliamo degli anni precedenti caratterizzati da perdite tra il -6% e il -8% annui».

Il mercato interno dà segnali positivi, soprattutto grazie al bonus mobili che, ha spiegato Snaidero, «ha permesso di recuperare 2 miliardi di fatturato persi con la crisi, salvando 10 mila posti di lavoro e 3500 aziende. Dalle prime notizie sulla legge di stabilità, il bonus mobili sarebbe confermato ma non quello speciale per le giovani coppie. Ci batteremo fino all’ultimo per fare inserire un emendamento che lo reintroduca».

È però dall’estero che vengono le notizie migliori. «In Cina stiamo crescendo al ritmo del 23% – evidenzia Roberto Snaidero -. Venerdì 18 novembre sarò a Shangai per una anteprima del Salone del Mobile di Milano cui partecipano anche due aziende friulane, Fantoni e Calligaris. Ho voluto che fosse un importante evento, con partecipazioni  ad invito: ebbene, abbiamo già ricevuto 12 mila richieste di invito. Sarà dura gestirle. In Cina siamo passati da un export di 115 milioni tre anni fa agli attuali 400 milioni. Ma l’interesse per il made in Italy è globale. Pochi giorni fa ero a Milano con 12 importanti architetti iraniani molto interessati ai nostri prodotti. Abbiamo creato anche una task force per l’area subsahariana e ci hanno chiesto di aprire un negozio a Yaoundé, capitale del Camerun».

L’unico punto dolente è la Russia, dove si è passati da 1,2 miliardi di export ai 650 milioni che forse si riusciranno a raggiungere nel 2016, come anticipa Roberto Snaidero. Non resta che sperare che ci pensi Donald Trump ad ammorbidire lo Zar Putin., magari offrendogli un caffè in una cucina Snaidero.

Roberto Snaidero si è anche soffermato sull’asta di legname pregiato in programma ad Ampezzo tra il 7 e il 17 dicembre, ad opera del consorzio Legno servizi di Tolmezzo. «Oggi come ieri il bosco in Friuli può essere una grande risorsa per le materie prime, una vera e propria miniera a cielo aperto. Ma la proprietà delle nostre foreste è troppo frazionata tra operatori pubblici e privati, ed è molto complesso mettere d’accordo tutti per uno sfruttamento razionale. Tuttavia sono ottimista per il settore e credo che la Regione Friuli-Venezia Giulia possa fare molto per risolvere il problema del frazionamento delle proprietà, specie quelle abbandonate. L’iniziativa di Ampezzo è ottima. Un bosco ben lavorato fa bene all’industria del legno ma anche all’ambiente e a chi in montagna ci vive o la frequenta».

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