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Economia

Confindustria Udine, imprese non trovano risorse umane

Mareschi Danieli: istituti tecnici ancora di nicchia, la politica intervenga. Tra i problemi segnalati dalla presidente di Confindustria Udine, “il cronico disallineamento tra i profili formati e quelli richiesti dalle imprese”, che unito “alla denatalità”, rappresenterà “ancora di più un problema molto serio per la competitività del nostro sistema produttivo”.

“Gli iscritti agli Istituti tecnici superiori in Italia sono 18.000, contro i quasi 900.000 tedeschi e i 525.000 in Francia: con questi numeri l’Italia non può pensare di poter affrontare la sfida competitiva dei prossimi anni. Le nostre aziende non riescono a trovare le risorse umane di cui hanno bisogno”. Lo ha detto oggi a Udine la presidente della Confindustria friulana, Anna Mareschi Danieli, alla presentazione dei risultati del Mits, Istituto tecnico superiore nuove tecnologie, con sede nel capoluogo friulano. “I risultati sono molto positivi e testimoniano che la strada intrapresa è quella giusta – ha sottolineato – anche se siamo ancora lontani rispetto agli standard degli altri Paesi europei e rispetto alle esigenze manifestate dalle nostre imprese”.

Gli Its funzionano bene, ha aggiunto la presidente, “ma sono ancora una realtà di nicchia. Per questo chiediamo che i due canali di formazione post diploma, accademico e professionalizzante, abbiano pari dignità e risorse proporzionate anche in Italia”. Riferendosi alle istituzioni, Mareschi Danieli ha aggiunto: “Hanno perpetrato il disinvestimento su infanzia, famiglia e istruzione con l’aggravante che soltanto chi ha più mezzi può assicurarsi percorsi formativi migliori e adeguati, un welfare decente per badare alla famiglia, mentre tutti gli altri, pur pagando le tasse e alimentando un sistema costosissimo, ne hanno in cambio ben poco”.

Tra i problemi segnalati dalla presidente di Confindustria Udine, “il cronico disallineamento tra i profili formati e quelli richiesti dalle imprese”, che unito “alla denatalità”, rappresenterà “ancora di più un problema molto serio per la competitività del nostro sistema produttivo”. Alle istituzioni e alla politica, dunque, la presidente di Confindustria Udine ha chiesto di “colmare il mismatch tra profili formati dalla scuola e richiesti dal mondo del lavoro, riqualificare le risorse umane già disponibili, insieme a politiche di sostegno alla famiglia e alla natalità”.

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