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Economia

Nasce il Consorzio Latte Friulano

18 milioni dalla Regione

“‘Naturalmente, da latte friulano’ rappresenta un segnale molto forte che dà una ragionevole speranza a tutto il mondo degli allevatori”. Il consorzio è “una gemmazione che deriva da un percorso iniziato dalla Regione con l’approvazione di una specifica delibera in cui si dava la possibilità di realizzare progetti aggregativi del sistema della trasformazione. Per sostenere il progetto, la Regione ha garantito al Consorzio un sostegno economico pari a 18 milioni”.

Così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, in occasione del battesimo della società consortile, oggi a Udine. La realtà – informa una nota – è stata fondata con l’obiettivo di costituire un ente a sostegno al settore lattiero-caseario della Regione, rafforzando la competitività del sistema delle imprese e valorizzando l’offerta territoriale. Dei tredici soci, otto hanno sede nell’ udinese e cinque nel pordenonese, con tre aziende operanti in zona di montagna. Per obbligo statutario, tutti i soci indistintamente assicurano che almeno il 75% delle loro attività lattiero-casearie e delle loro lavorazioni è ottenuto da latte munto nel territorio regionale: nel corso del 2021 tale quota è stata superiore al 90%.

Una delle condizioni previste dalla delibera di Giunta riguardava il rispetto di alcuni parametri, come la presenza nella società di aziende del Fvg che utilizzassero un quantitativo minimo di latte prodotto sull’intero territorio. Quest’ultimo valore – pari ad almeno il 15% – è stato superato visto che il consorzio al momento utilizza il 20% del latte presente nel mercato regionale. Oggi – aggiunge la nota – al netto di quanto utilizzato dai grandi gruppi, la materia prima che rimane libera in Fvg a disposizione degli altri produttori è pari al 30%. Il consorzio quindi intercetta oltre i due terzi del latte a disposizione, facendolo confluire in una realtà aggregativa del territorio. Per l’assessore Zannier “la sfida ora è di dare gambe a un percorso che preveda quegli investimenti necessari alla programmazione dell’attività futura”.

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