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Internazionale

Riapre il Fogolâr furlan di Pechino

Sarà tradotta l’Historia Longobardorum del monaco cristiano Paolo Diacono

Riapre oggi a Pechino il Fogolâr furlan, uno dei punti della rete mondiale della comunità friulana. Si tratta di una rifondazione nel segno della cultura. A caratterizzarla, infatti, è il lancio di un progetto incentrato sulla storiografia medievale (occidentale), la traduzione accademica della Historia Longobardorum del monaco cristiano Paolo Diacono. Progetto che coinvolge anche le Università di Udine e di Pechino. Un’opera mai tradotta in cinese. Ad aprire la cerimonia oggi un “genio” della matematica, Sergio Cecotti, docente del Beijing Institute of Mathematical Sciences, ex presidente Regione Fvg ed ex sindaco di Udine. «Noi friulani – commenta Daniele Macuglia, presidente del Fogolâr furlan di Pechino e docente di Storia del pensiero scientifico all’Università di Pechino – vogliamo tenere alte le bandiere del Friuli e dell’Italia in Cina».

La Historia Longobardorum è considerata una delle pietre miliari della storiografia medievale. Dell’iniziativa fanno parte anche Laura Pani, paleografa dell’Università di Udine, e il direttore del programma di italiano della scuola di lingue straniere della Peking University, Cheng Mo; e la docente Cristina Lambiase, già fondatrice e presidente del Fogolâr di Pechino, oggi rientrata in Friuli e referente per il Fvg del progetto Turismo delle Radici del ministero degli Esteri. Sono coinvolte inoltre le istituzioni diplomatiche e culturali italiane in Cina: sarà Laura Guidi, addetta scientifica dell’ambasciata italiana, ad aprire alle 11 il workshop su Paolo Diacono, cui seguiranno gli interventi del direttore dell’Istituto italiano di Cultura, Federico Antonelli, e, dall’Università di Udine, del rettore Roberto Pinton, con i contributi, tra gli altri, di Linda Borean, direttrice del Dipartimento Studi umanistici UniUd dell’ateneo friulano.

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