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Furlan

Fieste de Patrie nel Portogruarese

Sabato 12 marzo alle 16.30 con l’inaugurazione, negli spazi del centro commerciale Adriatico 2 di Portogruaro, al via la mostra “Il Friuli: una Patria”

Un momento fondamentale per ricordare la nostra storia e rinnovare la coesione del popolo friulano nei suoi principi di unità e autonomia. Ecco cosa rappresenta la Festa del Friuli che ricorre ogni anno il 3 aprile per ricordare la nascita, esattamente 939 anni fa, dello Stato patriarcale friulano (la Patrie dal Friûl), un’istituzione che rappresentò per quei tempi uno dei primi esempi di forme di amministrazione con una base democratica, diventando uno dei sistemi più stabili e avanzati dell’epoca. Il Parlamento friulano, massima istituzione della neonata Patrie, vedeva tra i suoi membri rappresentanti dei nobili, del clero e dei Comuni; si riuniva presso il Castello di Udine. “Festeggiare il 3 aprile, – commenta il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini – rappresenta un’occasione per riscoprire le nostre origini e quel sentimento di identità e coesione che, come friulani, dobbiamo avere in quanto popolo. Si tratta di un momento per riappropriarci della nostra storia, delle nostre tradizioni, della nostra cultura e della nostra lingua; per andare a fondo delle nostre radici, veri e propri punti di riferimento che ci possono aiutare nel dialogo interculturale e nel confronto con gli altri”.

A memoria di quegli eventi, la Provincia di Udine ha organizzato, come ogni anno, una serie di iniziative che partono sabato 12 marzo alle 16.30 con l’inaugurazione, negli spazi del centro commerciale Adriatico 2 di Portogruaro, della mostra “Il Friuli: una Patria” attraverso la quale si propone un approfondimento sulla storia del Friuli con particolare riferimento al periodo dello Stato patriarcale. Parte di uno studio corposo sul periodo 1077-1797 (progetto culturale di Giuseppe Bergamini e Gianfranco Ellero), l’esposizione descrive in modo semplice e moderno l’evoluzione politica, sociale, economica e culturale di una pagina importante della storia friulana, attraverso pannelli esplicativi, riproduzioni di oggetti, documenti, ricostruzioni.

In concomitanza con l’importante ricorrenza (le cerimonie solenni si terranno domenica 3 aprile a Gradisca d’Isonzo), il presidente Fontanini ha già programmato la consegna della Sacra Bibbia in lingua friulana nella traduzione di pre Checo Placerean e pre Toni Beline (edizioni Ribis uscita nel 1984 in 8 volumi) ai Comuni di: Maniago (24 marzo); Latisana, Concordia Sagittaria, Portogruaro (30 marzo); Cervignano e Aquileia (31 marzo); Tolmezzo (1 aprile), Gradisca (3 aprile). Venerdì 1 aprile alle 17, inoltre, a palazzo Belgrado, sarà presentato la raccolta di poesie di Galliano Zof “Il gno jessi tal mont” curata da Manuela Quaglia per le edizioni “Istituto Achille Tellini” di Manzano. Martedì 5 aprile, nel salone del Consiglio provinciale si terrà la conferenza “I simboli della friulanità, dal sacro al profano” coordinata da Maria Beatrice Bertone, direttrice del Museo del Duomo di Udine. 

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