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Politica

Biotestamento, il Friuli non stacca la spina

Biotestamento, ecco il Friuli che non ci pensa nemmeno a «staccare la spina». Questo il servizio de “la Vita Cattolica” in edicola. Mentre in Parlamento rischia di essere approvata una legge che “sdogana” l’eutanasia omissiva (come denuncia l’on. Gian Luigi Gigli), due testimonianze raccolte in Friuli dimostrano che la domanda degli ammalati e delle loro famiglie è ben diversa. Pietro Pighin, 56 anni, di Zoppola, colpito da distrofia muscolare a costretto ad essere attaccato a un respiratore 20 ore al giorno, e i genitori di Alessandro Pivetta, pordenonese, 32 anni, da 12 in stato vegetativo per un incidente stradale, non ci pensano nemmeno a rinunciare alla vita.

Biotestamento, ecco il Friuli che non ci pensa nemmeno a «staccare la spina». Questo il servizio de “la Vita Cattolica” in edicola. Mentre in Parlamento rischia di essere approvata una legge che “sdogana” l’eutanasia omissiva (come denuncia l’on. Gian Luigi Gigli), due testimonianze raccolte in Friuli dimostrano che la domanda degli ammalati e delle loro famiglie è ben diversa. Pietro Pighin, 56 anni, di Zoppola, colpito da distrofia muscolare a costretto ad essere attaccato a un respiratore 20 ore al giorno, e i genitori di Alessandro Pivetta, pordenonese, 32 anni, da 12 in stato vegetativo per un incidente stradale, non ci pensano nemmeno a rinunciare alla vita.

Due testimonianze molto forti aprono «la Vita Cattolica» in edicola

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