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Regione

«Con il secondo elicottero garantito ogni intervento»

Il vicepresidente Riccardi risponde a un’interrogazione in Consiglio. In Fvg l’eliambulanza effettua oltre 900 missioni all’anno

Durate il 2021 sono stati 65 gli interventi non effettuati dall’elicottero sanitario Friuli Venezia Giulia per i necessari fermi tecnici e sono circa 200 i casi in cui l’unico elicottero della regione, sempre nel corso del 2021, non è stato attivabile perché già impegnato in altra un’altra missione. Con l’avvento del secondo elicottero, l’orario di copertura è stato esteso su tutte le 24 ore con un aumento complessivo di 730 ore annue, corrispondenti a un mese intero di maggior attività”. Ne ha dato notizia il vicegovernatore e assessore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio regionale.

“Le indicazioni nazionali indicano in 500/600 il numero di missioni che un singolo elisoccorso deve effettuare ogni anno. Nella nostra Regione l’eliambulanza effettua oltre 900 missioni all’anno, al netto di tutte le altre missioni che non possono essere erogate perché il mezzo è già impegnato o non operativo per motivi vari, tra cui cambio di assetto diurno/notturno e problemi tecnici”. Ha aggiunto Riccardi.

“Per restare all’interno dei parametri bisognerebbe disporre di 1,7 elicotteri – ha puntualizzato Riccardi -. È su queste basi che la gara di aggiudicazione ha previsto la presenza di un secondo elicottero, in modo da poter assorbire tutta l’attività non emergenziale fino a ora eseguita dall’elicottero destinato al soccorso. Per un miglior utilizzo, il bando ha previsto l’impiego a scavalco con la Protezione civile, essendo questo mezzo dotato di attrezzature e strumentazioni di bordo particolari, non presenti negli altri mezzi a disposizione. Merita una nota dedicata il tema dei trasferimenti secondari che non si limitano a quelli in Regione ma interessano anche a quelli fuori Regione”.

“Le attività assegnate al secondo elicottero sono numerose, fondamentali e già immediatamente effettuabili – ha spiegato ancora Riccardi -: trasferimenti secondari, copertura totale dei fermi tecnici con aumento di 730 ore annue di assistenza, esercitazioni obbligatorie del personale sanitario, supporto all’attività di trapianto, recupero di persone da zone impervie quando non possibile con altri mezzi, recupero di salme quando non possibile con altri mezzi, copertura in tempo reale di eventuali situazioni di guasto tecnico, supporto alla Protezione civile per affrontare situazioni di emergenza, ad esempio l’incendio sul Carso e la ricerca di dispersi, attività di ricognizione per identificazione e censimento di siti di atterraggio per soccorso sanitario”. 

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