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Regione

Lago di Cavazzo, «Stiamo cercando soluzioni»

Le rassicurazioni dell’assessore Scoccimarro in Consiglio regionale sulla tutela del più esteso lago naturale del Fvg

“Il Laboratorio, istituito nel 2019 grazie alla Legge regionale 13, sta valutando le migliori soluzioni per riportare il lago di Cavazzo alle condizioni di naturalità, garantendo l’utilizzo sostenibile anche a fini turistici, in conformità con il Piano di tutela delle acque”. Lo ha affermato oggi a Trieste l’assessore alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, nel corso delle audizioni convocate dalla IV Commissione del Consiglio regionale. “Non possiamo scordare che siamo ancora impegnati dall’emergenza pandemica che di fatto negli ultimi due anni ha rallentato i lavori del Laboratorio. Il tavolo – ha sottolineato Scoccimarro – sta comunque supportando i Comuni di Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis nell’individuazione di un percorso condiviso di gestione e sviluppo del bacino”.

Di origine glaciale – ricorda una nota della Regione – quello dei Tre Comuni è il più esteso lago naturale del Fvg e sulla sponda nord-ovest ospita la centrale di Somplago, impianto idroelettrico gestito da A2A. Durante le audizioni si è parlato anche della realizzazione di un bypass o di un’altra soluzione progettuale in grado di mitigare gli impatti causati dagli scarichi della centrale. I tecnici della Regione hanno confermato che, sulla base delle valutazioni eseguite finora, l’ipotesi di un’opera che prenda in consegna le acque scaricate dall’impianto per restituirle a valle, è incompatibile con l’attuale assetto della centrale. È stato inoltre confermato che queste problematiche dovranno essere affrontate nell’ambito del rinnovo della derivazione che scade nel 2029.

Al centro dei lavori anche la recente richiesta da parte della Società italiana per l’oleodotto transalpino dell’autorizzazione per la costruzione e l’esercizio nell’area della propria stazione di pompaggio di Somplago di due generatori termoelettrici. “La documentazione è arrivata in Regione – ha spiegato Scoccimarro -, ma questo non significa che il progetto sia stato approvato o meno. Gli uffici tecnici regionali competenti hanno iniziato a visionare l’intera documentazione. Si tratta infatti di un’iniziativa da approfondire e valutare con attenzione”. 

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