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Regione

Mattarella: “Mandi, magnifico rettore”

Il presidente della Repubblica Mattarella ha aperto con il saluto in lingua friulana il suo intervento all’inaugurazione del 40° Anno accademico dell’Università di Udine, al Teatro Nuovo Giovanni da udine. Nel suo discorso il presidente ha ricordato il legame dell’ateneo friulano con il territorio: “Pochi atenei – ha aggiunto – hanno un rapporto intenso e forte come questo”.

“Mandi, magnifico rettore!”. Con il saluto in lingua friulana, il presidente della repubblica Sergio Matarella ha iniziato il proprio intervento di saluto alla cerimonia di apertura del 40/o anno accademico dell’Università di Udine.

L’attività delle nostre università riguarda il futuro, è di avanguardia, guarda al futuro”, ha detto Mattarella “Questa attività – ha proseguito il Capo dello Stato – si caratterizza proprio per questo guardare al futuro, a immaginarlo, a costruirlo fin d’ora. E una scommessa per il Paese; gli Atenei sono avanguardia decisiva e fondamentale, e questo ateneo – ha puntualizzato – ne fa parte con grande protagonismo”. Mattarella ha quindi sottolineato “il ruolo della ricerca e dell’insegnamento che ogni anno viene vissuto in maniera nuova in qualunque ateneo. Ogni anno la ricerca fa passi avanti e l’insegnamento si giova della ricerca; ogni volta è un’invenzione e questa vitalità rende la rete degli Atenei preziosa per il Paese”.

Il presidente della Repubblica, ha proseguito ricordando che il quarantennale dell’Università di Udine “richiama il forte rapporto con territorio”. “Pochi atenei – ha aggiunto – hanno un rapporto intenso e forte come questo”. Ricordando la nascita dell’Università friulana al momento della ricostruzione post-terremoto, Mattarella ha notato che la nascita di esso fu “non tanto solo perché fortemente richiesto ma perché visto come elemento propulsore della rinascita, ha accompagnato la ricostruzione e ha creato un rapporto intenso con il territorio. Lo si è visto anche nella presenza in città di molte sue sedi”. “Oggi – ha aggiunto Mattarella – vi è una quantità molto ampia di profili culturali, l’Ateneo si è sviluppato ampliando l’offerta formativa e contribuisce alla ricerca del Paese. Quella che quando è nato è stata una scommessa, oggi si può dire che è stata vinta, ha un respiro internazionale e contribuisce a quel fronte indispensabile che l’attività degli atenei cura per il nostro Paese”.

“Con la sua partecipazione qui oggi Lei fa un secondo regalo al Friuli: quello di celebrare il frutto forse più significativo della sua ricostruzione, la nascita 40 anni fa dell’Universitàt dal Friul”, ha detto in apertura il magnifico rettore Alberto Felice De Toni rivolgendosi  a Mattarella, che già nel 2016 era stato a Udine in occasione dell’anniversario del sisma del ’76. Prima della cerimonia l’Università ha donato al Presidente Mattarella una canna d’organo realizzata dal maestro organaro Gustavo Zanin, laureato honoris causa che in carriera ha realizzato più di 400 organi in 5 continenti. “Quella canna d’organo – ha spiegato De Toni – è la figurazione di un’impresa, antichissima nei materiali impiegati e modernissima nell’incessante sperimentazione. Un simbolo di quello che vuole essere la nostra Università, il nostro Friuli, il nostro Paese”.

Nella sua relazione il rettore ha detto che nel 40° anniversario di fondazione, l’Università degli studi di Udine lancia il progetto “Cantiere Friuli” attraverso cui l’ateneo “intende assumere su di sé il compito propulsivo e di coordinamento di attività di analisi, ricerca e proposta, con lo scopo di accompagnare il governo delle trasformazioni socio-economiche in atto”. Lo ha annunciato stamani il magnifico rettore Alberto Felice De Toni nella relazione introduttiva per l’apertura dell’anno accademico, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, spiegando che il progetto vuole “restituire al Friuli quanto ha avuto dalla grande stagione della ricostruzione di cui è figlia”. Il progetto si articolerà in “officine” tematiche riguardanti le istituzioni, l’economia, il territorio, la cultura, il sociale. Il rettore ha anche ricordato le principali iniziative di didattica e di ricerca dell’ultimo anno accademico in cui l’Università di Udine ha attivato quattro nuovi corsi di laurea: una triennale in Internet of Things, una triennale in Banca e Finanza, una magistrale in Gestione del Turismo culturale e degli eventi e una magistrale inter-ateneo in inglese con Università di Trieste, Sissa e Ictp in Data science and scientific computing. Sul fronte della ricerca il rettore ha citato lo studio commissionato da Google per ridurre il consumo energetico dei propri data center con un risparmio di circa 3 milioni di dollari l’anno per ogni data center, e l'”uovo vegano”, brevetto numero 100 dell’Università, realizzato da quattro studentesse di Scienze e tecnologie alimentari. Il rettore ha infine sottolineato la creazione di “nuovi spazi della conoscenza” che fanno dell’ateneo friulano “un formidabile propulsore di rigenerazione urbana, un’autentica ‘Univercity'”.

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