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Regione

Rete idrica intelligente per diminuire le perdite del 13%

Finanziamento da 37,4 milioni in Fvg grazie al Pnrr 

La tutela della risorsa idrica è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica per uno sviluppo sempre più sostenibile del territorio. Per questo motivo, Ausir Fvg (Autorità Unica per il servizio idrico e rifiuti) ha presentato un piano di intervento per ridurre le perdite idriche nei sistemi acquedottistici del Friuli-Venezia Giulia che si è aggiudicato un finanziamento dell’importo complessivo di 37,4 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Una progettualità che è stata elaborata da tutti i gestori idrici del territorio – Cafc, Livenza Tagliamento Acque, HydroGEA, AcegasApsAmga, Irisacqua, Acquedotto Poiana e Acquedotto del Carso – che si sono uniti nella rete di imprese “Smart water management Fvg” lo scorso settembre proprio per affrontare i temi della digitalizzazione e della riduzione delle perdite del sistema distributivo collaborando con le proprie rispettive eccellenze professionali e operative in team trasversali, coordinati con il mondo della ricerca universitaria. 

Il progetto finanziato dal Pnrr è un acceleratore strategico di un percorso già attivato dalla Rete di imprese nell’ambito della salvaguardia della risorsa idrica, dell’attenzione ai consumi energetici e della tutela delle fonti di approvvigionamento. Tra i progetti innovativi collegati al presente vi è senza dubbio quello del Water Safety Plan (o Piano di Sicurezza dell’Acqua) regionale, che a partire dal 2018 ha visto la partecipazione di tutti e 7 i gestori regionali, di Arpa e della Regione FVG, in particolare del Servizio di Prevenzione.

Grazie a questo intervento il quadro degli investimenti regionali si completa e si prevede di diminuire del 13% le perdite idriche nella rete di tutti i territori di riferimento entro il 2026. I 37,4 milioni di euro del Pnrr, infatti, finanzieranno un progetto complessivo di 48 milioni, supportando progetti di digitalizzazione, modellazione, gestione della pressione ed asset management che interagiscono in modo sinergico e complementare con lo scopo di diminuire le perdite, i consumi energetici e garantire il miglioramento delle condizioni di approvvigionamento.

«Il riconoscimento ottenuto con il finanziamento Pnrr è un’ulteriore conferma dell’importanza del lavoro congiunto svolto tra i gestori, che porta valore a tutta la regione sia in termini di risorse sia in termini di forza progettuale, posizionandoci quarti in graduatoria a livello nazionale – spiega Marcello Del Ben, direttore generale Ausir -. Il contratto di rete sottoscritto dai gestori lo scorso settembre consente a questi ultimi di raggiungere insieme e sotto la regia dell’Ausir risultati che singolarmente non sarebbero possibili”.

Le innovazioni previste

Il progetto “Smart water management” prevede l’installazione di varie tecnologie innovative sull’intera rete idrica dei territori rappresentati da Ausir Fvg. Si parte con l’installazione di contatori “smart” per controllare l’erogazione di acqua da remoto e quindi conoscere in tempo reale i consumi per prevedere e agire nell’immediato su eventuali perdite. Segue l’efficientamento della ricerca perdite, attraverso la dotazione di strumenti sempre più innovativi e precisi per l’individuazione del punto esatto di perdita e quindi l’ottimizzazione del servizio, dando supporto al personale operativo. Si procede poi con la riduzione delle pressioni in rete, trovando attraverso appositi strumenti il valore ottimale della pressione da mantenere nella rete per fornire un servizio di qualità e senza interruzioni, riducendola però al minimo indispensabile per limitare le perdite ed evitare sprechi. Il tutto avverrà attraverso l’utilizzo di speciali algoritmi, con un’analisi avanzata della rete data dall’intelligenza artificiale e in particolar modo dal machine learning: ciò significa incrociare i dati storici delle perdite con gli attuali consumi, per prevedere dove e come insorgeranno le future perdite e le criticità di rete. Infine, sarà estesa in tutto il territorio la distrettualizzazione delle reti, per monitorare in ogni zona il flusso di acqua in entrata e in uscita in tempo reale. Il progetto “Smart water management” produrrà un impatto sociale di sviluppo del territorio sia in termini di riduzione dei consumi e messa disposizione della risorsa idrica per altri usi (industriali o agricoli) sia in termini di incremento di competenze e di impatto occupazionale (saranno tra l’altro necessarie assunzioni nelle imprese del territorio per l’esecuzione dei lavori previsti).

“Da sempre crediamo che la cooperazione sia la chiave di sviluppo dei territori – commenta Roberto Gasparetto, amministratore delegato AcegasApsAmga –: il lavoro svolto in Fvg è rappresentativo della lungimiranza di visione dei gestori con la regia di Ausir e di come sia possibile aggiungere valore alle comunità servite da ognuno di noi, collaborando». «Questo progetto unitario ha un’importante valenza regionale per il miglioramento delle infrastrutture e per la riduzione delle perdite idriche nelle reti di distribuzione dell’acqua – gli fa eco Salvatore Benigno, presidente di Cafc –:, mediante sistemi avanzati di digitalizzazione delle reti e di tecnologia radar per la localizzazione di potenziali perdite ed è esempio del clima di collaborazione fra tutti i Gestori idrici. Il Fvg si conferma all’avanguardia nella protezione delle proprie acque e per garantire ai cittadini una fornitura d’acqua continua e sicura, anche in un contesto di grandi mutamenti climatic».

Attilio Vuga, presidente di Acquedotto Poiana, aggiunge: «Apprendiamo con soddisfazione l’aggiudicazione del finanziamento PNRR proposto in sinergia tra i gestori del SII del FVG, che consentirà ad Acquedotto Poiana di proseguire l’azione che da anni sta perseguendo in tale contesto».

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