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Regione

Scuola, la Regione istituisce 15 scuole “sentinella”

In questi istituti sarà raccolta l’adesione volontaria a test rapidi antigenici molecolari

Anno scolastico alle porte, la Regione punta ad un avvio della scuola al cento per cento per tutti gli studenti di tutti i cicli scolastici. A Trieste, il governatore della Regione con il Prefetto, il vicegovernatore con delega alla Salute e gli assessori regionali all’Istruzione e alle Infrastrutture, hanno illustrato i provvedimenti del pacchetto scuola che includono misure di monitoraggio della circolazione del Covid, di supporto ai servizi scolastici, di potenziamento dei trasporti pubblici locali. 

Il governatore non ha mancato di indicare che, in ogni caso, l’adesione alla campagna vaccinale resta l’arma più efficace per garantire la riapertura delle attività economiche e la continuità scolastica, priorità per l’Amministrazione regionale. 

Dal punto di vista sanitario si sta lavorando al monitoraggio della circolazione del virus nella popolazione scolastica. Come ha spiegato il vicegovernatore, in collaborazione con il Comitato scientifico regionale, verranno scelte inizialmente 15 scuole “sentinella” in base a numero di studenti, criteri epidemiologici e distribuzione territoriale (interessati Istituti nei comuni di Maniago, Fiume Veneto, Sacile, Pordenone, Trieste, Staranzano, Latisana, Udine e Gemona). In queste scuole verrà raccolta l’adesione volontaria ai test rapidi antigenici molecolari, che l’alunno potrà eseguire in autonomia sotto la guida di un docente formato appositamente. I campioni raccolti saranno quindi analizzati nei laboratori dell’azienda sanitaria. Si tratta di test validati dall’Istituto superiore di sanità che li utilizzerà anche per il proprio programma statale rispetto al quale però la Regione ha deciso di incrementare il numero di somministrazioni. Se il piano nazionale prevede infatti mille test al mese, la Regione intende giungere gradualmente a 20mila test mensili, oltre ad estendere la fascia di età fino a 19 anni (a livello statale il progetto include studenti tra 6 e 14 anni). 

L’assessore all’Istruzione ha illustrato le azioni volte a garantire tutti i servizi scolastici, complementari rispetto a quelli messi a punto dallo Stato e frutto di una stretta collaborazione tra Prefetture, Ufficio scolastico regionale, Direzioni regionali, ambiti, dirigenti scolastici. Un’occasione, una volta di più, per ribadire l’interesse della Regione a rilanciare la proposta di regionalizzazione del sistema scolastico rispetto alla gestione della macchina amministrativa (esclusi quindi i temi dell’assunzione di personale e di definizione dei programmi). 

Nel dettaglio, la Regione ha sottoscritto un protocollo con l’Ufficio scolastico regionale che include 8,6 milioni di euro di fondi ministeriali per il potenziamento dell’organico docente e altrettanti per il personale Ata, a cui si aggiungono 1,3 milioni di fondi regionali. Altre risorse esclusivamente regionali vanno al potenziamento degli assistenti tecnici informatici (750mila euro), al potenziamento del personale di sostegno (320mila euro), al primo anno del Programma scuola digitale (440mila euro), all’integrazione dei patti di comunità (100mila euro che si aggiungono ai 60mila statali), al personale a supporto della dirigenza scolastica negli istituiti in reggenza (150mila euro), al personale per la scuola in ospedale e la scuola a domicilio (150mila euro), alla formazione del personale della scuola per la gestione dei ricorsi in via amministrativa (50mila euro); una somma da definire andrà al distacco di personale della Regione presso l’Ufficio scolastico regionale.   

Infine il pacchetto trasporti. Sono stati aggiunti 136 autobus, di cui 18 già in disponibilità al gestore Tpl Fvg e 118 da noleggio con conducente, per un totale complessivo di 335 corse aggiuntive e 2.348.000 chilometri di servizio in più. Per la Regione si tratta di un investimento di 7,9 milioni di euro che ci si aspetta siano rimborsati dallo Stato (la Regione attende ancora il rimborso parziale di quote di trasporto 2020) ma che nel frattempo saranno garantiti dalle casse del Friuli Venezia Giulia. Nel dettaglio l’area di Udine avrà 60 mezzi in più cui si aggiunge un mezzo su gomma sulla linea gestita da Ferrovie Udine Cividale; 4 mezzi in più a Trieste; 36 mezzi in più a Pordenone e altrettanti a Gorizia. Il potenziamento garantisce una capienza inferiore al limite massimo dell’80 per cento, imposto a livello nazionale.  Si punta inoltre sulla sicurezza dei mezzi sui quali verranno fatti investimenti per 3 milioni di euro. Tutti i bus verranno dotati di particolari pellicole adesive sui finestrini in grado di utilizzare la luce per attivare un sistema di abbattimento di virus e batteri; inoltre verranno potenziati i sistemi di filtraggio dell’aria con modelli innovativi in fase di omologazione.  Il Prefetto, infine, ha evidenziato il forte grado di collaborazione istituzionale messo in atto per giungere ad un riavvio in sicurezza dell’anno scolastico. La Prefettura si è detta pronta a modificare il proprio impegno in base all’andamento della pandemia e sempre nel rispetto del principio dell’autonomia scolastica.

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