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Regione

Telesca risponde: “Sanità regionale migliore nel 58% degli indicatori”

L’assessore: “La qualità della nostra sanità è eccellente. Lo dicono i dati oggettivi di centri di studio nazionali”

“I rilevamenti su base scientifica attestano che la qualità della sanità del Friuli-Venezia Giulia è eccellente ed è in progresso rispetto al 2013 nel 58 per cento degli indicatori: questo è un premio e insieme uno sprone a confermare nell’anno venturo il trend nel 2016”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, riassumendo i risultati ottenuti in Friuli Venezia Giulia nel 2016 in relazione agli obiettivi per il 2017 e rispondendo indirettamente alle critiche espresse da Forza Italia nella conferenza stampa di oggi. “Un’indagine della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa – ha rilevato Telesca – indica che la riforma del Friuli-Venezia Giulia corre su un ottimo binario e soprattutto che i cittadini ne stanno beneficiando”. “I dati oggettivi dei centri studi nazionali – ha aggiunto – trovano riscontro nella realtà che chiunque può toccare con mano, a cominciare dagli investimenti sulle risorse umane”.  Come ricordato nella conferenza stampa di fine anno, rispetto a gennaio 2016 il sistema sanitario regionale ha incrementato di 40 unità il numero dei medici, di 174 il numero degli infermieri e di 56 il numero degli operatori sociosanitari.

“Una delle sfide chiave della riforma – ha osservato Telesca – era l’apertura dei Centri di assistenza primaria (Cap): ne sono stati già attivati già 8 a Muggia, Cordenons, San Vito, Grado, Tarvisio e Ovaro, Manzano, Mortegliano e Buja. Altri 5 sono in corso di attivazione, tre a Trieste, uno a Cormons e uno a Cividale”. Telesca si è soffermata poi sull’inaugurazione del Programma di odontoiatria sociale corredata dall’apertura di cinque pronto soccorso, “a Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste, già attivi, e a Gemona, al via dopodomani. Un Programma reso possibile dal riordino della spesa attuato dalla riforma e che va supportare un aspetto fondamentale della salute dei cittadini più fragili”. Anche per quanto riguarda l’edilizia sanitaria, “i risultati sono stati tangibili: con l’avvio del terzo e quarto lotto dell’ospedale di Udine e l’avvio dei lavori del nosocomio di Pordenone e dell’annessa Cittadella della Salute, ma anche con l’inaugurazione dei nuovi padiglioni di San Vito e San Daniele, della struttura polifunzionale di Sacile, della nuova dialisi di Gemona e con l’installazione della nuova Tac al polo di Gorizia”.

Riferendosi più in dettaglio agli obiettivi per il 2017 sul fronte della tutela della salute, l’assessore regionale ha rilevato che “saranno portati a compimento investimenti per rinnovi tecnologici e per la messa in sicurezza delle strutture, ma si continuerà soprattutto a portare il cittadino/paziente al centro. In quest’ottica saranno completati i Piani sulle cure palliative e le cure domiciliari, sarà messo a punto il documento sull’assistenza agli adulti con autismo e – aspetto che rappresenterà una priorità assoluta – il 2017 sarà l’anno di interventi sociosanitari innovativi sulla disabilità”. Proprio su questo tema ha concluso Telesca. “A fronte di risorse che vengono investite – così l’assessore -, la sfida più importante, culturale e organizzativa e insita nella riforma, è di sgombrare i compartimenti stagni tra ‘sociale’ e ‘sanitario’, perché non sono più accettabili nella prospettiva del cittadino. In questo senso, il trattamento della disabilità diventa il parametro su cui potremo misurare nel 2017 l’ulteriore evoluzione di un sistema sanitario avanzato e di riconosciuta e accresciuta efficienza come quello del Friuli-Venezia Giulia”.

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