Tra cerimonie e concerti, si ricorda l’anniversario della Repubblica
Da Redipuglia a Trieste, da Udine a Pordenone, sono diverse le cerimonie in programma per domani, Festa della Repubblica, in Friuli-Venezia Giulia. Tra gli appuntamenti principali, la deposizione di una corona d’alloro in onore dei Caduti al Sacrario militare di Redipuglia (). L’appuntamento è in programma per le 10.45 alla presenza del ministro dell’Economia, Daniele Franco.
A Udine al mattino verrà aperta in via straordinaria la nuova sede della Prefettura nell’ex Caserma Reginato, cui seguirà alle 10 un convegno sulla storia dell’edificio. Nel pomeriggio l’inaugurazione ufficiale e successivamente il tradizionale concerto al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con l’Orchestra di Fiati del conservatorio Jacopo Tomadini. Pervisto anche un “Brindisi alla Repubblica” nell’area esterna dell’ex caserma Osoppo (ore 17) con l’Anpi.
A Trieste le celebrazioni inizieranno con l’alzabandiera in piazza Unità alle 10; alle 17.30 appuntamento con l’esibizione della Brigata Alpina Julia, l’allocuzione del prefetto Annunziato Vardè e l’ammainabandiera. Alle 21 in piazza Verdi il conservatorio “Giuseppe Tartini” offrirà alla cittadinanza un concerto eseguito da un ottetto d’archi e dalla Brass Band.
Gorizia celebrerà il 2 giugno con una cerimonia nei giardini del Palazzo del Governo (ore 17.30) durante la quale verranno consegnati il diploma di Ufficiale dell’Ordine al Merito ad Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Carigo, e una medaglia d’onore alla memoria di Valerio Fontana, internato militare, deportato in Germania.
A Pordenone, alle 10.30 in Prefettura, verranno assegnate le Onorificenze dell’Ordine Al Merito a 19 cittadini residenti in provincia.
Tra le iniziative in programma per domani anche un appuntamento in piazza della Borsa a Trieste (ore 11) con il Comitato per la pace Danilo Dolci per chiedere “più diritti, assistenza, lavoro, ambiente e pace” e contro la guerra. Stasera alle 20.30 in piazza Goldoni il Coordinamento No Green di Trieste celebrerà una “veglia funebre” della Repubblica.