La firma al rinnovo dell’Accordo di programma per il secondo lotto della Tangenziale Sud apre un nuovo capitolo per la realizzazione dell’attesissima arteria. Allo stesso tavolo, mercoledì 26 novembre, nella sede udinese della Regione, si sono seduti l’assessora regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, e i quattro sindaci dei Comuni interessati alla strada, ovvero Basiliano con Marco Olivo, Campoformido con Massimiliano Petri, Lestizza con Eddi Pertoldi e Pozzuolo del Friuli con Gabriele Bressan.
«Si tratta di un’opera strategica – ha rimarcato Amirante – che risolve l’ingresso alla città dall’area udinese, superando uno dei colli di bottiglia più critici del Friuli-Venezia Giulia. Il collegamento diretto tra il casello di Udine Sud e il sistema delle tangenziali consentirà di alleggerire i territori dei quattro comuni dal traffico pesante e di attraversamento, riducendo i tempi di percorrenza e restituendo salute, sicurezza e competitività a queste aree».
Il nuovo atto consentirà ora di procedere alla progettazione definitiva, tenendo conto delle prescrizioni emerse durante la Valutazione di impatto ambientale (Via) nazionale. «L’opera – ha aggiunto l’assessora – ha affrontato una procedura complessa, caratterizzata dall’integrazione dei piani di gestione del rischio alluvionale e da vincoli ambientali rigorosi; il progetto aggiornato recepisce tali indicazioni e include opere di mitigazione e compensazione idraulica, destinate a migliorare la sicurezza e la resilienza dei territori attraversati».
Con il passaggio burocratico del 26 novembre si potrà anche avviare la fase espropriativa di numerosi lotti, tassello indispensabile per la partenza del cantiere.
Opere idrauliche aggiuntive, dunque, che inevitabilmente richiedono un ulteriore investimento. «La Regione ha destinato nel bilancio annuale 62 milioni di euro per i maggiori costi dovuti anche all’aumento dei prezzi», ha specificato Amirante, aggiungendo che l’infrastruttura «sarà accompagnata da una sistema di interventi compensativi per riqualificare la viabilità dei paesi oggi gravata dal traffico pesante». Al proposito ha parlato di interventi legati ai prati stabili, di ripristino delle superfici permeabili e di realizzazione di bacini di laminazione e sistemi di regimazione delle acque.
Il cronoprogramma prevede la pubblicazione della gara d’appalto a primavera del 2026 per l’affidamento del progetto esecutivo e dell’esecuzione dei lavori. Il via al cantiere vero e proprio è prefissato a metà del 2027, per una durata di quattro anni.
Monika Pascolo












