«Difficilmente ricordiamo che gran parte dei beni che sono nella nostra quotidiana disponibilità arrivano a noi grazie al lavoro dei marittimi: il commercio globale, infatti, viaggia prevalentemente via mare. Soprattutto però, ignoriamo che le loro condizioni di vita e di lavoro sono durissime. Da oggi la statua “Stella Maris” resterà a Villa Dora, in un luogo importante come la Biblioteca, proprio per ricordare a ogni persona che passerà di qui che, a poca distanza, c’è Porto Nogaro, nodo strategico nel Mare Adriatico, ma soprattutto luogo di approdo quotidiano di tantissimi lavoratori marittimi». Così Monica Garzitto, referente del servizio della Caritas diocesana di Udine “Stella Maris”, in occasione dell’inaugurazione, sabato 10 maggio, dell’opera di Elisabetta Milan ispirata al mare e al suo volto umano. L’iniziativa si inserisce nel contesto della «Settimana del mare» che ha visto la realizzazione, a Villa Dora, della mostra «Plasticocene» (visitabile fino a fine maggio) e numerosi eventi per far conoscere la realtà di Porto Nogaro. Tra gli altri, all’inaugurazione erano presenti il presidente del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia, Mauro Bordin, il direttore della Filiale Civibank di San Giorgio di Nogaro, Roberto Juren, e per la Stazione di Pilotaggio di Porto Nogaro, il capitano di lungo corso Pietro Russo, tutte realtà queste che hanno contribuito a finanziare l’opera.
«L’opera “Stella Maris” – spiega l’artista Elisabetta Milan – vuole ricordare i due volti del mare. Da una parte (realizzata con la tecnica della pittoscultura) ritroviamo una stella a cinque punte che ci racconta le “5R” delle cinque buone abitudini (riduzione, riuso, riciclo, raccolta differenziata e recupero) che ognuno di noi può attuare per salvaguardare il mare e più in generale l’ambiente. Girando la stella, scopriamo che sul lato opposto c’è una lastra di acciaio inox lucidata a specchio con sopra la sagoma di un marittimo con le mani su un timone che si sviluppa fino a diventare quasi una sorta di rosa dei venti. La sagoma è nera, proprio a simboleggiare la condizione di invisibilità di queste persone, la superficie lucida ci invita a specchiarci e dunque a immedesimarci in questa condizione. Ad accompagnare la scultura c’è, sulla base, il motto latino “non terra sed aquis”, ma anche una cima molto vissuta, recuperata proprio a Porto Nogaro».
«Il sostegno del Consiglio regionale a questo progetto – ha evidenziato Mauro Bordin – viene dalla convinzione che la cultura possa essere uno strumento di coesione e crescita. Porto Nogaro merita di essere conosciuto e riconosciuto come nodo vitale non solo per l’economia, ma anche per la vita delle persone che lo animano». Roberta Buoncristiano, consigliera comunale con delega all’ambiente, portando il saluto dell’Amministrazione comunale, ha infine sottolineato l’importanza del lavoro di sensibilizzazione che «Stella Maris» fa per rendere più consapevole il territorio e le sue comunità rispetto alla presenza del porto. Porto Nogaro è infatti il porto commerciale più visitato d’Italia grazie ai percorsi didattici sviluppati dalla Caritas diocesana, oltre a questo operatori e volontari ogni giorno salgono sulle navi per incontrare i lavoratori marittimi. Attraverso il Centro di ascolto forniscono inoltre supporto materiale, psicologico e di orientamento legale.
Anna Piuzzi