«Prevalga la linea del dialogo anziché quella delle dure contromisure europee». È la prima reazione del presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti, alla lettera giunta dalla Casa Bianca che annuncia dazi del 30% sui prodotti europei dal 1° agosto. «È necessario scongiurare un’escalation protezionistica che – prosegue Tilatti – penalizzerebbe in particolare i territori particolarmente esposti e tra questi anche il Friuli-Venezia Giulia che l’anno scorso ha raggiunto un volume d’affari di oltre 2,7 miliardi con gli States».
Allo stesso tempo, però, «chiediamo al Governo misure concrete per sostenere la competitività internazionale delle nostre imprese – afferma il segretario generale di Confartigianato Fvg, Enrico Eva: strumenti per la diversificazione dei mercati, incentivi all’innovazione e investimenti infrastrutturali ed energetici che rafforzino la resilienza del nostro sistema produttivo. I nostri imprenditori artigiani e le nostre Mpi hanno dimostrato di saper affrontare le sfide globali con qualità, flessibilità e radicamento nei territori. Ora serve una visione strategica che le accompagni e le tuteli in questa nuova fase di incertezza».
Complessivamente, il Friuli-Venezia Giulia ha un’esposizione del 63% nei confronti del mercato Usa. Per quanto riguarda in particolare le Medie e Piccole Aziende della regione, secondo le ultime stime dell’Ufficio studi di Confartigianato, l’esposizione maggiore è sul comparto mobili (64,5%) e sull’alimentare, con una percentuale del 19,5%, per 568 milioni complessivi in cifra assoluta.