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In tutto il mondo venerdì 22 agosto si prega per la pace. Mons. Lamba: «Gesù abbatte il muro di odio e violenza»

«Mentre la nostra terra continua ad essere ferita da guerre in Terra Santa, in Ucraina e in molte altre regioni del mondo, invito tutti i fedeli a vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e in preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti armati in corso». Così lo scorso 20 agosto, nel corso della consueta Udienza generale del mercoledì, Papa Leone XIV ha invitato la Chiesa tutta a riunirsi in preghiera e in digiuno per la pace in occasione della memoria liturgica della Beata Vergine Maria Regina, il 22 agosto.

Un appello fatto proprio anche dalla Chiesa italiana, come ricordato dal cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Zuppi: «Il perdurare di situazioni di violenza, odio e morte – ha detto Zuppi – ci impegna a intensificare la preghiera per una pace disarmata e disarmante, supplicando la Beata Vergine Maria Regina della Pace di allontanare da ogni popolo l’orrore della guerra e di illuminare le menti di quanti hanno responsabilità politiche e diplomatiche».

L’appello è stato accolto e rilanciato anche dall’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, che ha voluto rivolgere ai fedeli della Chiesa udinese un suo proprio messaggio. Intanto l’Arcidiocesi di Udine, sul proprio sito web, elenca alcune delle iniziative di preghiera promosse in forma comunitaria dalle Collaborazioni pastorali del territorio diocesano.

Il messaggio dell’Arcivescovo di Udine

Cari fratelli e sorelle,

la nostra comunità diocesana, ascoltando l’accorato appello del Santo Padre Leone XIV e in comunione con tutta la Chiesa italiana, venerdì 22 agosto, nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria Regina, vivrà una giornata in cui attraverso il digiuno e la preghiera invocherà il dono della pace da Colui che è la nostra pace, Gesù Cristo, il quale, solo, può abbattere il muro di odio e di violenza fra tutti i popoli.

La pace può nascere solo dall’offerta del proprio perdono quando qualche fratello commette una colpa contro di noi (Mt 19,21) e dall’esperienza di accoglienza della propria richiesta di perdono.

Coltiviamo in quest’anno giubilare la speranza che «la libertà delle persone anche quando si smarrisce nel male, può ancora essere raggiunta dalla luce di un gesto mite: il vero perdono non aspetta il pentimento, ma si offre per primo, come dono gratuito», proprio come l’amore di Gesù sulla Croce (dalla catechesi di Papa Leone XIV di mercoledì 20 agosto 2025).

+ Riccardo Lamba
Arcivescovo di Udine

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