È frate Luigi Bettin, 63 anni, originario della provincia di Padova, il nuovo guardiano dei Francescani di Gemona e rettore del santuario antoniano più antico del mondo. Succede a fr. Giovanni Battista Ronconi, che sarà trasferito a Brescia, dove presterà servizio agli Spedali Riuniti, il nosocomio cittadino. Per fr. Bettin si tratta di un ritorno a Gemona, nella comunità che ha già guidato per 6 anni, dal 2007 al 2013.
Le celebrazioni di saluto
Fr. Ronconi saluterà pellegrini e gemonesi nelle messe di domenica 7 settembre, mentre la celebrazione di saluto di fr. Bettin è fissata per domenica 14, alle 11. Saranno presenti anche i rappresentanti dell’Ordine francescano secolare del Friuli, di cui fr, Bettin è assistente
Il nuovo guardiano
Originario di Villatora di Saonara (Padova), il nuovo guardiano del santuario gemonese è sacerdote dal 1992. Ha svolto un breve periodo di servizio a Taglio di Po (Chioggia), poi il trasferimento a Roma per conseguire la licenza in Teologia pastorale alla Pontificia università lateranense. Al termine dei sei anni di servizio a Gemona, fr. Bettin ha svolto il ministero di parroco in quattro diverse comunità prima di essere trasferito, nel 2016, al Santuario della Madonna del Frassino a Peschiera del Garda (Vr). Poi il ritorno in Friuli nella comunità francescana di San Vito al Tagliamento, dove per tre anni è stato al servizio del santuario e della parrocchia e ha servito l’Ordine francescano secolare a livello regionale. Impegno che continuerà a portare avanti come assistente anche da Gemona, dove sarà anche assistente della fraternità locale.
È con «grande sorpresa» e anche «gioia» che fr. Luigi Bettin ha accolto l’inaspettata nomina da parte del ministro provinciale dei Frati minori del Nord Italia, fr. Antonio Scabio, racconta il religioso sulle pagine della Vita Cattolica del 28 agosto 2025. «Insieme con tutti i frati della comunità sarò a servizio del santuario, del territorio e anche della diocesi, dove ci verrà chiesto di andare a celebrare per rispondere alle necessità della Chiesa locale».
Fr. Bettin raccoglie un’importante eredità da fr. Giovanni Battista Ronconi, che ha svolto servizio a Gemona per undici anni (8 da guardiano). «Devo ringraziare frate Giovanni Battista che lascia un grande ricordo e anche un’eredità impegnativa e molto bella», ha dichiarato il nuovo guardiano ai microfoni di Radio Spazio. Fr. Bettin cita innanzitutto la promozione da parte di fr. Ronconi dell’attività della Caritas, insieme con la comunità di Gemona e in collegamento con la Caritas diocesana, negli ambienti della casa del pellegrino in Santuario. «Giovanni Battista ci lascia anche l’esperienza meravigliosa della peregrinatio notturna di Santa Chiara, che si rinnova ogni anno nella notte che va dal 10 all’11 agosto dal santuario di Sant’Antonio fino al monastero delle Clarisse di Moggio Udinese. E la recente e bella iniziativa del Cammino di Sant’Antonio, che in 11 tappe congiunge Gemona con Padova. Si tratta di iniziative belle che cercheremo di portare avanti».
Frate Ronconi: «Qui mi sono sentito a casa»
Frate Giambattista Ronconi
Fr. Ronconi mancherà a Gemona. Sempre pronto all’accoglienza, lo si incontrava spesso con l’inseparabile macchina fotografica, scarpe da trekking ai piedi e zaino in spalla, ad accompagnare qualche gruppo o ad illustrare il messaggio di Sant’Antonio. Il trasferimento a Brescia sarà un cambiamento di vita non da poco. «Il mio cuore sente un grande dolore perché sono stato benissimo in questi anni in Friuli – ha confidato il religioso a Radio Spazio –, con le persone prima di tutto, ma anche in questi luoghi, dove ho ritrovato il verde della mia infanzia. Qui mi sono sentito a casa». Il passaggio di testimone con fr. Bettin non lo preoccupa, dice. «Lo conosco bene, sono stato insieme con lui due anni qui a Gemona. Saprà certamente portare avanti con energia gli insegnamenti di Sant’Antonio, ancora oggi così attuali». Valentina Pagani e Valentina Zanella
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