La stazione dei Carabinieri di Torviscosa – a servizio anche dei comuni di Porpetto e Bagnaria Arsa – avrà una nuova sede. La caserma sarà accolta nell’ex scuola di Castello di Porpetto. È di qualche settimana fa lo stanziamento all’Amministrazione comunale di un contributo di 2,2 milioni di euro, grazie alla legge regionale di assestamento. Una cifra che, insieme a un precedente contributo della Regione di 970 mila euro, a cui erano stati aggiunti 200 mila euro reperiti nel bilancio comunale, garantisce ora la chiusura di un iter di oltre sette anni.
È soddisfatto, e a ragione, il sindaco di Porpetto, Andrea Dri, per l’esito positivo di un cammino non facile, avviato nel 2018. Al tempo, i Carabinieri avevano dovuto abbandonare la sede di Torviscosa, ritenuta inidonea (disponeva di locali molto piccoli in uno stabile dell’ex Caffaro).
«Proposi al Comando provinciale di insediare la nuova sede a Castello, in un edificio inutilizzato che fino al 2014 aveva ospitato un istituto di formazione professionale», dice Dri.
Dopo parecchi sopralluoghi da parte dell’Arma, lo stabile era stato ritenuto idoneo.
«Nel 2019 è stato avviato il reperimento dei fondi per la soluzione iniziale che prevedeva la ristrutturazione del fabbricato con l’adeguamento antisismico e una nuova dislocazione degli spazi interni», illustra il sindaco.
Ma, la pandemia, la conseuguente inflazione che ha fatto lievitare i prezzi delle materie prime, oltre ad alcune prescrizioni ministeriali, hanno portato ad un incremento della spesa, rispetto a quanto era stato preventivato.
A novembre del 2024 il Comune aveva il progetto esecutivo in mano, ma non i fondi per portare a termine l’operazione. Particolare che di fatto avrebbe stoppato l’iter.
«Grazie ad un lavoro congiunto e discreto tra Amministrazione comunale, Comando provinciale dell’Arma, Regione e Comunità Riviera Friulana (di cui Porpetto fa parte, assieme ad altri 11 Comuni) – spiega il primo cittadino Dri –, con la legge regionale di assestamento è stata garantita la copertura dell’intera spesa. Regione che ha condiviso il valore dell’iniziativa e a cui va il mio grazie».
Ora l’iter burocratico prevede l’approvazione del progetto (dopo l’operazione di validazione) e il successivo avvio della gara per l’assegnazione del cantiere e il suo completamento entro il 2027.
«Riportare “a casa” i Carabinieri è un risultato importante – aggiunge Dri –; non solo per Castello, una piccola comunità che con un servizio aggiuntivo si valorizza, ma pure per il comune, che recupera un edificio inutilizzato, e per l’intero territorio».
Monika Pascolo