Compie dieci anni la gestione da parte della cooperativa «Farfalle nella testa» della «Casa delle Farfalle» di Bordano. Un traguardo importante che ha portato il presidente Stefano Dal Secco e il sindaco Gianluigi Colomba a tracciare il bilancio di un decennio in cui la struttura di Bordano è diventata sempre più centrale per il turismo regionale, dimostrando al contempo la capacità di trasformarsi da attrazione naturalistica a laboratorio di educazione, ricerca e innovazione.
«I numeri – spiega Stefano Dal Secco – hanno toccato il record nel 2023, a 20 anni dall’apertura, con quasi 50 mila presenze. Da allora non siamo più scesi. E mentre il turismo italiano extra-regionale è in lieve flessione, crescono gli stranieri, in particolare germanofoni e dal Centro Europa». Anche la scuola continua a garantire un flusso importante con «quasi 8 mila studenti per stagione, un dato ragguardevole per il bacino del Friuli-Venezia Giulia – aggiunge Dal Secco –. Grazie alla collaborazione con Gemona e Venzone stiamo sperimentando formule condivise per proporci come sistema territoriale».
Sul fronte delle infrastrutture, la Casa delle Farfalle di Bordano è al centro di un processo di rinnovamento che ha visto interventi rilevanti: «Dal 2019 al 2021 – ricorda il sindaco Gianluigi Colomba – abbiamo ristrutturato le serre con coibentazione e impianti energetici, riducendo della metà i costi di climatizzazione. Nel 2023 è arrivato un ampliamento con uffici, spazi per la ricerca e una cucina professionale per il self-service, sempre più richiesto dai visitatori. Ora stiamo realizzando interventi digitali che la renderanno una delle strutture museali più accessibili in Italia».
E molto si è puntato anche sulla ristorazione che sta diventando un progetto strategico: «Nel 2024 – ricorda Dal Secco – ha quadruplicato i numeri del 2017. Ora nascerà un locale autonomo, con cucina legata ai prodotti del territorio e ai principi Slow Food e laboratori didattici per le scuole».
I progetti riguardano anche la governance. «La concessione alla cooperativa scade quest’anno – spiega Colomba –, abbiamo chiesto a un team guidato da Guido Guerzoni della Bocconi di delineare prospettive e obiettivi. Il documento propone un nuovo modello di gestione, basato sulla coprogrammazione e coprogettazione tra Comune e Terzo Settore: ci apprestiamo a mettere in atto il primo esempio in regione, in ambito culturale, di amministrazione condivisa».
Anna Piuzzi