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Consorzio bonifica pianura friulana, opere per 180 milioni

È un periodo di grandi opportunità per il Consorzio di bonifica pianura friulana e per l’intero comparto agricolo, grazie al dialogo con le organizzazioni di categoria e le istituzioni, e agli accordi Stato-Regione. Una sinergia ha permesso di ottenere ingenti risorse, pari a circa 180 milioni di euro negli ultimi tre anni, destinate all’ammodernamento delle reti irrigue, all’efficientamento del servizio e alla tutela della risorsa idrica per un totale di 34 progetti, quasi tutti sviluppati con risorse interne internamente. Il tutto in anticipo sui tempi di realizzazione dei quattro progetti PNRR per complessivi 21 milioni di euro (di cui tre terminati, mentre il quarto si chiuderà entro l’anno), e con «risultati incredibili – sottolinea in una nota lo stesso Consorzio –: il Friuli-Venezia Giulia, grazie all’opera dell’assessorato alle risorse agricole, ha ottenuto il massimo finanziamento possibile (la legge 178/2020 prevedeva riparti per ogni regione da almeno 8 milioni e non oltre 35 milioni). Le risorse ottenute stanno permettendo di costruire l’agricoltura del futuro e di affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici, con progettualità ad hoc». L’ampio programma di interventi che andrà a migliorare la gestione della risorsa idrica, riducendo le perdite e a garantire maggiore efficienza e sostenibilità nei territori agricoli serviti, è stato presentato nella sede regionale, alla presenza dei vertici dell’ente consortile e dell’assessore Stefano Zannier.

“In annate come questa dove il problema della scarsa piovosità assolutamente non si è verificato dobbiamo ricordare che potrebbe verificarsi anche il prossimo anno – ha evidenziato Zannier –: l’utilizzo ad alta efficienza e a bassi volumi della risorsa idrica è comunque un’operazione che va perseguita con pianificazione di lungo termine anche perché darà dei risultati dal punto di vista produttivo che non sono oggi realizzabili con tecnologie datate».

Progetti di ammodernamento e opere avviate

Tra i lavori già avviati figurano l’ammodernamento del Canale di Castions, che interessa sei comuni e una superficie di oltre 1.200 ettari, con ultimazione prevista per maggio 2026, e quello del Canale di Trivignano, che coinvolge quattro comuni e oltre 1.280 ettari, la cui consegna lavori è già avvenuta, con conclusione prevista entro dicembre 2027. Sono in corso anche gli interventi sui Canali di Santa Maria e Gonars, che serviranno un’area di circa 900 ettari, con termine lavori previsto per maggio 2026. Nel 2026 prenderanno avvio ulteriori cantieri, tra cui quelli per l’ammodernamento dei Canali di Giavons, Bressa e Mereto, e dei Canali di Rivolto e Bertiolo, con gare previste ad aprile e inizio lavori a ottobre dello stesso anno. È imminente anche l’avvio dei lavori per la trasformazione irrigua da scorrimento ad aspersione nei comuni di Basiliano, Lestizza, Codroipo e Sedegliano nonché per la ristrutturazione del Canale di Beano. Quest’ultimo progetto, finanziato dalla Regione, interesserà una superficie compresa tra 250 e 300 ettari. Nel comprensorio dei Colli Orientali del Friuli, è in fase avanzata l’iter per la realizzazione di un impianto irriguo a servizio delle colture di pregio nel comune di Manzano. Il progetto, già progettato e in fase di gara, prevede l’avvio dei lavori tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Gli interventi si inseriscono in una strategia complessiva di resilienza e innovazione, volta a garantire una distribuzione omogenea della pressione idrica, ridurre le perdite e aumentare l’efficienza del sistema irriguo.

Costruire l’agricoltura del futuro

«Al Consorzio di bonifica sono stati destinati notevoli risorse per l’ammodernamento e l’efficientamento delle strutture irrigue, strategiche per lo sviluppo dell’agricoltura e delle aziende. Questo attesta la grande attenzione con cui governo e Regione guardano al comparto agricolo, al suo sviluppo, all’efficientamento delle infrastrutture – commenta la presidente Rosanna Clocchiatti -. Una scelta che è il risultato di un dialogo continuo del consorzio con le organizzazioni di categoria e di queste con i rappresentanti delle nostre istituzioni, e il riconoscimento della capacità del nostro consorzio di rappresentare problemi e criticità individuando, nel contempo, soluzioni realizzabili ed efficaci. Con le risorse ricevute è ora possibile costruire l’agricoltura del futuro e affrontare le difficoltà che ci derivano dai cambiamenti climatici, dalla natura dei terreni, dalla scarsità idrica».

Obiettivi e finalità

«L’ammodernamento della rete di distribuzione irrigua consentirà di perseguire molteplici finalità: una notevole riduzione delle perdite idriche, un più oculato utilizzo della risorsa attraverso l’eliminazione di sprechi ed usi impropri, anche attraverso l’introduzione di canoni basati sull’effettivo utilizzo dell’acqua irrigua, una significativa riduzione dei costi di manutenzione – aggiunge il direttore generale Armando Di Nardo -. La progettazione e il successivo finanziamento di un così nutrito numero di progetti rende possibile il raggiungimento di questi obiettivi, che pochi anni fa erano non solo insperati, ma ritenuti irraggiungibili. La struttura consortile ha curato direttamente pressoché tutto l’iter progettuale delle opere e le altre fasi realizzative dei lavori, confermando la sua professionalità e l’impegno di tutti i suoi componenti».

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