«Il primo passo verso la pace è quello che compiamo noi ogni giorno nel nostro piccolo con azioni quotidiane», sono le parole di una allieva del Malignani di Udine. È con questo spirito che tre classi di studenti dell’Isis, due classi seconde della sezione di Chimica, materiali, biotecnologie e una quarta del Liceo delle scienze applicate, insieme ai loro docenti, per un totale di 55 persone, hanno partecipato alla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità, intitolata “Imagine all the people. Immagina tutte le persone vivere insieme in pace”, tenutasi domenica 12 ottobre.
Un lungo fiume di persone, più di 200 mila secondo gli organizzatori, ha colorato le strade verso Assisi. Ciascuno si è incamminato con il desiderio di veder sorgere la pace in ogni angolo del mondo, una pace fondata sulla giustizia, l’uguaglianza e il rispetto. Gli studenti hanno aderito con gioia e coinvolgimento, il loro entusiasmo e i colori delle loro bandiere e delle loro magliette, la gioia degli slogan e delle canzoni, li ha uniti all’intero popolo di giovani e adulti, convenuti per esprimere l’importanza che la pace riveste per ciascuno. Un mare gioioso e colorato di persone di ogni età unite dal sogno comune di una vita di giustizia, amore, fratellanza.
I ragazzi dell’Isis Arturo Malignani di Udine sono partiti all’alba di sabato 11 ottobre dall’istituto e, viaggiando in corriera lungo la penisola, hanno iniziato da subito a vivere momenti di condivisione e di gioia, approfondendo la conoscenza tra loro e con i loro insegnanti. All’arrivo nel pomeriggio a Perugia, si sono potuti subito rendere conto, durante la visita guidata alla città, del grande afflusso di persone e di altri giovani come loro della Rete delle scuole per la Pace, iniziativa educativa che mira a promuovere la cultura della pace e dei diritti umani attraverso i programmi scolastici. Le scuole che aderiscono infatti si impegnano a contrastare forme di violenza e a promuovere la cura di sé, degli altri, dell’ambiente e del mondo, anche attraverso il “service-learning” (apprendimento-servizio) e programmi specifici come “Sbellichiamoci”. L’obiettivo è integrare l’educazione alla pace nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (Ptof) per formare cittadini più consapevoli.
Domenica poi, partiti da Ponte San Giovanni, hanno percorso i 21 km fino ad Assisi accanto ad altri pellegrini di Pace: si sono stupiti della presenza di molti bambini, di famiglie, di nonni, di lavoratori, di insegnanti, di generazioni tutte unite da un obiettivo comune. Hanno avuto anche modo di intervistare volontari operanti in associazioni di promozione della giustizia e dell’uguaglianza, raccontano alcuni insegnanti, operatori in ambito della salute e dell’assistenza ai più fragili e sfortunati, sindaci indossanti il tricolore; hanno incontrato gruppi di scout che si occupano di promozione e cura del creato, religiosi e religiose impegnati nell’assistenza e nell’accoglienza degli immigrati. «Hanno soprattutto potuto ricevere la testimonianza di quanto bene c’è nel mondo e di quanta speranza viene tenuta nascosta per far emergere solo gli episodi più cruenti e violenti. Hanno visto che se ci si unisce si può davvero trasformare il mondo in un posto da cui sono bandite la guerra, la violenza, il sopruso, la prevaricazione, la sofferenza e il dolore».
Rientrati a scuola, concludono gli insegnanti, gli studenti «continueranno il percorso di promozione della cultura di pace e dei diritti umani e parteciperanno ad altre iniziative di sensibilizzazione e promozione di questi valori».