Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Bassa Friulana

A Lignano si allarga la “Foresta dei Giusti”

Anche in Friuli-Venezia Giulia cresce la “Foresta dei Giusti”, l’atipica formazione boschiva costituita da grandi alberi intitolati a personalità significative della storia recente e contemporanea. Così anche il 25 novembre, con la dedica a Wangari Muta Maathai, l’attivista keniota nota come la “signora degli alberi”, premio Nobel per la pace 2004, nel giardino della Biblioteca di Lignano Sabbiadoro è stato messo a dimora un ciliegio.

L’evento ha visto la partecipazione del sindaco Laura Giorgi, della delegata comunale alla Cultura, Donatella Pasquin, di tre quinte della Scuola primaria Ippolito Nievo, accompagnate dagli insegnanti e dalla dirigente Giovanna Crimaldi.

La manifestazione lignanese è stata preceduta il 20 novembre dall’intitolazione alla stessa Maathai di un acero campestre nel Parco giochi di Campagna di Maniago. E negli ultimi due anni, in regione sono già stati dedicati 20 grandi alberi a personalità come Sophie Scholl, la studentessa tedesca figura di primo piano nell’organizzazione giovanile “La Rosa Bianca” che, durante la Seconda guerra mondiale, si oppose al regime nazista, pagando l’eroica testimonianza con la vita dei suoi giovani componenti. Proprio a Udine, nel giardino della Scuola Valussi di via Petrarca, si trova il bagolaro che la ricorda. E sempre nel capoluogo friulano svetta l’acero campestre nel giardino della Scuola Giovanni Battista Tiepolo in via del Pioppo, dedicato alla memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, come pure la quercia del giardino della scuola Silvio Pellico, intitolato alla bosniaca Senija Karamehic.

Non manca nemmeno un ippocastano nel Largo Foro Boario a Mortegliano per ricordare quanto fece Gino Bartali per salvare intere famiglie ebree, dotandole di documenti falsi che trasportava nascosti nel tubo montante della sua bicicletta, sotto la sella.

Un acero di piazza Aquileia a San Giovanni al Natisone è stato dedicato a Giorgio Perlasca che, durante la Seconda guerra mondiale, a Budapest salvò oltre 5 mila ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio tedeschi, mentre la pianta Ginkgo biloba onora la memoria di don Lorenzo Milani nel parco della Scuola elementare Amalteo-Tommaseo a San Vito al Tagliamento.

Infine, ma non ultimo, il bagolaro nel parco della Villa Businello a Spilimbergo è stato intitolato a Franco Basaglia che, a partire dalla Trieste degli anni ‘70 del secolo scorso, ha abbattuto le barriere coercitive fatte di muri di cemento, ma anche di muri culturali, che segregavano e abbruttivano i malati di mente.

La “Foresta dei Giusti” è un’iniziativa di Damatrà onlus, in sinergia con l’Assessorato alla Cultura della Regione.

Flavio Zeni

Articoli correlati