Compie 10 anni di vita quello che nel tempo è diventato un sicuro punto di riferimento del territorio per le pratiche di economia circolare, ma anche un prezioso presidio di aggregazione sociale. Un traguardo che il centro del riuso «Maistrassà» di Gemona festeggerà sabato 29 novembre con l’inaugurazione della sua nuova sede e un’intera giornata di eventi.
Ma andiamo con ordine. Volontari e volontarie nel corso dell’estate e, in particolare, nel mese di ottobre hanno alacremente lavorato al trasloco dalla storica sede di via Santa Lucia a quella nuova che si trova al 212/8 di via Taboga. «La nostra nuova casa – spiega la presidente dell’associazione Maistrassà, Maria Teresa Declara – è il Centro del riuso comunale Gemona che gestiremo grazie a un’apposita convenzione. Si tratta di spazi nuovi, organizzati in maniera un po’ diversa, non più su un unico piano, come nella nostra vecchia sede, ma su due.
C’è anche un’altra novità: d’ora in poi gli oggetti potranno essere conferiti solo dai cittadini e dalle cittadine di Gemona e dei Comuni convenzionati: Artegna, Bordano, Montenars, Osoppo, Trasaghis e Venzone. Chiunque però, dunque da qualsiasi Comune, potrà accedere al Centro per prendere ciò di cui ha bisogno». Tutto il resto rimane invariato: si potranno donare mobili, elementi d’arredo, biciclette, libri, giochi e oggettistica d’infanzia puliti, in buono stato e funzionanti. A fronte di un’offerta, i beni recuperati vengono messi a disposizione di chiunque ne abbia necessità o di chiunque sia interessato alle pratiche di riuso. Le offerte raccolte sono destinate alla copertura dei costi di gestione del Centro e anche al sostegno di progetti ambientali e sociali.
«Soprattutto – racconta Declara – l’obiettivo centrale di Maistrassà resta, da dieci anni a questa parte, sempre lo stesso: promuovere l’economia circolare. Col tempo però il centro è cresciuto, diventando anche molto altro, innanzitutto un luogo dove l’ambiente, la solidarietà e l’apprendimento si intrecciano per creare un impatto positivo sulla comunità. Quotidianamente, infatti, abbiamo a che fare non “solo” con questioni ambientali, ma anche sociali: incontrare e dedicarsi alla cittadinanza, ascoltando le persone che accedono al centro ci ha fatto sviluppare un’attenzione particolare anche su questo versante. E poi ci passano tra le mani così tanti oggetti che ci siamo appassionati al restauro, al riciclo e al riuso, sviluppando quindi moltissimo la parte laboratoriale e la dimensione educativa. Proprio su quest’ultima vogliamo impegnarci ancora di più in futuro». E in tema di sociale, i volontari e le volontarie di Maistrassà, grazie a una convezione con i Servizi sociali dell’Azienda Sanitaria, incontrano settimanalmente le persone che frequentano il centro diurno «Arcobaleno».
La storia
Ma qual è la storia di questa realtà? «Un gruppo di volontari che aveva a cuore il benessere della comunità e dell’ambiente – spiega ancora Declara – si trova ogni fine settembre in occasione di “Puliamo il Mondo”, iniziativa di Legambiente volta a raccogliere i rifiuti abbandonati dall’inciviltà umana. Poi via via ci siamo meglio organizzati e abbiamo deciso di affrontare il problema in modo più organico. Due mesi di censimento nel 2014 nella piazzola ecologica di Gemona ci hanno convinto che i beni in buono stato di conservazione potevano avere una destinazione migliore. Il Circolo Legambiente di Gemona inoltrò così alla Regione un progetto per il recupero di beni dismessi che ci ha consentito di avviare il programma “Maistrassâ”, “Mai buttar via”. In occasione dell’edizione di “Puliamo il Mondo” del 2015 ci siamo ritrovati al capannone del Consorzio Agrario di via Santa Lucia a Gemona ed abbiamo iniziato con il riatto del fabbricato l’avventura del Maistrassà, nel 2016 ci siamo poi costituiti in associazione autonoma. Ora apriamo un nuovo importante capitolo della nostra avventura».
Il programma del 29 novembre
L’inaugurazione della nuova sede è prevista per sabato 29 novembre alle 10, dopo i saluti istituzionali e il taglio del nastro ci sarà l’intervento di Flavio Gabrielcig, direttore del Servizio disciplina e gestione rifiuti e siti inquinati. Seguiranno «Musica per la terra», un coffee break e una tavola rotonda sui centri del riuso in cui si metteranno a confronto le esperienze dei gestori. La mattinata si concluderà con brindisi e buffet. A partire dalle 13 sarà la volta delle bancarelle dedicate all’economia circolare con artigiani e volontari del territorio e al «Peçots Party», lo scambio di vestiti usati (ma puliti e integri) organizzato da Maistrassà, Fridays for future Carnia e Casa Langer. Quest’ultimo prevede che si possano portare fino a cinque capi d’abbigliamento in buono stato (esclusi intimo, costumi, accessori e scarpe), per ogni capo verranno assegnati dei “gettoni” in base a tipologia e tessuto: si potrà dunque prendere un capo che ha lo stesso colore del gettone. Chi non porta alcun capo, potrà ricevere dei gettoni con un’offerta libera.
Per restare sempre informati sulle attività di «Maistrassà» consigliamo di seguire gli account Facebook e Instagram dell’associazione. Per ricevere informazioni è possibile inoltre scrivere a associazione@maistrassa.it o chiamare il numero 370/3290637.
Anna Piuzzi













