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Chiesa

Epifania. «Nella bufera di questo tempo facciamo come i Magi»

Benedizione dell’acqua e altri riti. L’Arcivescovo: oggi più che mai abbiamo bisogno di direzione

Il Figlio di Dio, fatto uomo, si manifesta perché gli uomini lo possano riconoscere. Ecco l’Epifania a ricordarci che «è tempo di alzare gli occhi e guardare in alto e in avanti. Ad indicarci la rotta sarà allora Gesù, luce delle genti». L’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’intervista di fine anno rilasciata ai microfoni di Radio Spazio, ha richiamato con forza il bisogno, in questo tempo di “tempesta”, di ri-orientare il nostro sguardo verso colui che «ci indica la direzione di fondo della nostra vita». «L’Epifania, che assieme alla festa del Battesimo di Gesù, conclude le celebrazioni natalizie, è un’occasione importante per tornare a Gesù – ha insistito l’Arcivescovo –. Oggi più che mai, naviganti in mezzo alla bufera, come i Magi, anche noi abbiamo bisogno di un faro di luce». Mons. Mazzocato presiederà il solenne pontificale in Cattedrale, giovedì 6 gennaio, alle ore 10.30 (i Vespri alle 17).

La benedizione aquileiese del sale, della frutta e dell’acqua

Tra le tante tradizioni che arricchiscono l’Epifania friulana il rito della Benedizione dell’acqua, che si vivrà il giorno della vigilia in tante parrocchie, è quello che di più richiama il valore originario della manifestazione del Signore. La memoria del Battesimo di Gesù, di tradizione aquileiese, simboleggiata dalla solenne immersione della croce nell’acqua, diventa memoria del nostro Battesimo. La Commissione liturgica diocesana, a tal proposito, ha pubblicato di recente in forma aggiornata la “Grande benedizione dell’acqua nella vigilia del’Epifania del Signore secondo la tradizione aquileiese”.

Per rispettare le indicazioni anti-contagio e vivere il rito in sicurezza, le indicazioni fornite dall’Arcidiocesi sono le seguenti: l’acqua sia preparata in appositi contenitori per chi vuole portarla a casa, oppure si portino da casa delle bottiglie con l’acqua da benedire. La benedizione avverrà durante la celebrazione. La frutta (auspicio di prosperità, abbondanza e gratitudine al Signore per il nuovo anno) deve essere tenuta con sé, evitando di metterla insieme a quella degli altri. Anche la benedizione dei bambini avverrà normalmente al termine delle S. Messe.

A Cividale, Messa dello Spadone. Senza rievocazione

Anche quest’anno a Cividale l’Epifania coinciderà con la solenne Messa dello Spadone, pur a partecipazione ridotta e senza la consueta rievocazione storica in costume. Una tradizione che non è mai stata sospesa, ricorda il parroco, mons. Livio Carlino. Né guerre né invasioni hanno fermato un rito che prosegue dal 1366, quando il patriarca Marquardo di Randeck entrò in città per essere investito del potere temporale sulla stessa. Solo durante i moti del 1848 gli austriaci, allora dominatori della città, impedirono di entrare in Duomo con una spada, ma la Messa e la benedizione con l’Evangelario storico ebbero luogo comunque. La Messa dello Spadone si potrà seguire, a partire dalle 10.30, anche in streaming dal sito www.duomocividale.it

A Gemona, Messa del Tallero

A Gemona la Messa del Tallero si conferma anche quest’anno, pur senza la rievocazione medievale. Niente duelli né lanci di bandiere, dunque, ma la tradizione epifanica vedrà rinnovarsi il rito (le cui origini risalgono al Settecento) in cui il Sindaco consegna nelle mani del Parroco il celebre Tallero di Maria Teresa d’Austria, a simboleggiare la riverenza del potere temporale a quello spirituale. L’appuntamento è fissato per le 10.30 nel Duomo della città e sarà presieduto dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Guido Genero. Un semplice corteo con le autorità prenderà il via dal municipio, alle 10.15, anticipa Mauro Vale, della Fabbriceria del Duomo. Giunto alla porta della chiesa, il Sindaco, con i “magistrati cittadini”, sarà accolto con l’acqua santa e accompagnato ai piedi dell’altare maggiore. Momento culminante del rito sarà l’offerta del Tallero, ricambiata con l’incensazione, e il tradizionale “Bacio della pace” sull’immagine dell’incoronazione della Vergine.

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